La finzione si lega alla realtà nell’incipit di questa seconda stagione di Come un Delfino.
La serie è tornata ieri sera su Canale 5 con una puntata davvero da non perdere che Raoul Bova e gli altri hanno usato per dire addio a Nazi, in realtà Damiano Russo, l’attore morto in un incidente stradale nel 2011.
La puntata, infatti, si apre con il ritorno di Alessandro (Raoul Bova) in Sicilia per l’inaugurazione della piscina a cui i ragazzi hanno lavorato per cinque mesi. Purtroppo le cose si mettono male quando Totuccio Scalese manda uno dei suoi uomini a manomettere l’impianto per lanciare un avvertimento ai ragazzi.
Nell’incidente, però, muore Nazi e i ragazzi si ritrovano al suo funerale a cui partecipa anche la giornalista arrivata lì per l’inaugurazione della piscina, Anna (Giulia Bevilacqua).
Quest’ultima si offre come portavoce dei ragazzi del sole promettendo loro di scrivere un articolo che racconti la verità. Il suo editore, però, decide di non pubblicare l’articolo mentre gli inquirenti liquidano l’accaduto come incidente. Questo manda su tutte le furie i ragazzi e soprattutto Nico (Tommaso Ramenghi) che decide di presentarsi a casa di Scalese per urlargli contro tutto il suo odio e “invitarlo” ad ucciderlo davanti a tutti.
Alessandro e Don Luca (Ricky Memphis) decidono di portare i ragazzi a Roma in attesa del processo contro Ciro e così mentre il prete decide di accoglierli e farli lavorare nella sua nuova casa famiglia a Roma, il loro allenatore li porta con sè alla Taurus, una scuola di nuoto in cui i problemi non mancheranno.
I ragazzi dovranno affrontare gli altri ragazzi della Taurus che non prendono bene il loro arrivo in piscina soprattutto quando alcune ragazze iniziano ad avere degli interessi per loro.
Il nipote di Don Scalese arriva a Roma e così inizia a pagare i debiti di Ugo con gli strozzini e poi parla con Nico per convincerlo a tenere la bocca chiusa ma senza successo. In occasione della conferenza stampa di presentazione dei nuovi ragazzi, i giornalisti, specie uno legato agli Scalese, fa delle domande scomode e toccherà ad Anna aiutare Alessandro ad uscire dal disagio sottolineando la denuncia contro la mafia e il fatto che la morte di Nazi non è stato un incidente.
Alessandro è sempre più preso dagli allenamenti e trascura i ragazzi mentre Rocco, a causa delle “proteine” (doping) che Enrico fornisce ai ragazzi, finisce in ospedale e poi in coma. A questo punto l’allenatore dice la verità a Ugo che decide di far ricadere la colpa su Alessandro per sdebitarsi con gli Scalese….
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