Barabba, la prima puntata del 1° aprile 2013

Barabba, la prima puntata del 1° aprile 2013

Nella Gerusalemme che vive la presenza rivoluzionaria di Gesù Cristo, Barabba (Billy Zane) conduce una vita di espedienti, crimini e furti. E’ un uomo rude, deciso, disincantato, pronto a tutto pur di sopravvivere.

A  Cana durante una festa di  nozze, mentre Gesù compie il miracolo dell’acqua trasformata in vino, Barabba mette in atto un altro colpo. Iezer (Giampiero Judica) lo sorprende, tenta di fermarlo ma senza riuscirvi.

Barabba consuma il bottino in un lupanare di Gerusalemme dove conosce Ester (Cristiana Capotondi), una giovane donna, timida e pura, seguace di Gesù.

Ester è dolce e mite. Barabba  vede in lei tutto ciò che mai potrà essere e allora la “compra” convinto di riuscire così a possederla.

Ester (Marco Foschi) segue Gesù e tra la folla che ascolta il Messia incontra Claudia, giovane e tormentata moglie di Pilato il  governatore di Roma. Tra le due donne nasce una tacita amicizia. Claudia è una donna lacerata, che nelle parole di Gesù trova il conforto di cui sente bisogno: ferita dall’impossibilità di avere figli e dalla lontananza spirituale di Pilato, che, pur amandola, è  completamente assorbito dall’impegno politico, ripone nella Fede tutte le sue speranze. La presenza di Gesù a Gerusalemme invece per Pilato costituisce una minaccia grave per Roma e per il potere del suo governatorato.

Barabba viene catturato da Iezer e dai suoi uomini e gettato esanime nella Gheennà, tra le fiamme e i lebbrosi.

Ester con l’aiuto di Claudia riesce a salvare Barabba.

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Pilato (Filippo Nigro) fa di tutto per  impedire a Claudia di seguire  Gesù. Barabba si allontana da Ester anche se proprio lei lo ha salvato da  morte sicura; non riesce ad accettare di amarla, ha paura di perdere la rabbia che alimenta la sua violenza e la sua forza.

Nel corso di una scorribanda contro i soldati romani, Barabba conosce Kedar, capo degli zeloti. Anche Kedar vive di furti e rapine, ma per uno scopo preciso: spingere gli esseni a ribellarsi ai romani per riconquistare la libertà e l’indipendenza da Roma.

In breve tempo, Kedar diventa una guida per Barabba, la figura paterna che gli è sempre mancata.

Kedar (Hristo Shopov) e Barabba organizzano una rapina ai danni di Licinio Tellure, un nobile romano; per avere accesso nella sua villa devono fingersi gladiatori e combattere nell’arena.

Ester si unisce definitivamente ai seguaci di Gesù, vive e lavora per servirLo. Barabba ne è geloso, non riesce a comprendere la sua Fede. Le dice che per lui il popolo potrà essere liberato solo con la forza e le armi, altro che con  le parole del Messia, le mostra per la prima volta i suoi sentimenti, Ester comprende il suo amore e ne è travolta. Ma Barabba deve lasciarla per raggiungere Kedar.

La rapina ai danni di Licinio Tellure ha successo, ma Kedar viene ferito a morte.

Barabba lo piange come un padre. E’ l’inizio della sua presa di coscienza….

Barabba ritrova Ester e viene a sapere che la giovane donna aspetta un figlio da lui. Scosso, vuole incontrare Gesù nella speranza di trovare in lui il capo che cerca, l’uomo che può condurre la guerra contro i romani. Gesù che predica parole di pace e rinnega le armi, parole che Barabba non riesce ad accettare a comprendere.

Il miracolo della resurrezione di Lazzaro segna definitivamente la storia; Gesù ormai costituisce un pericolo sempre più incombente e il potere di Roma deve impedirlo a tutti  i costi.

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