In attesa del debutto della quinta stagione, continua con successo la messa in onda della quarta stagione di White Collar su Fox Italia.
Tema centrale di questa stagione sembra essere la storia del padre di Neal (Matt Bomer) e da terzo episodio arriveranno i primi colpi di scena…
Nell’episodio 4×02 “Lo Scambio“: Peter (Tim DeKay) deve studiare il modo di riportare Neal a New York ma permettendogli di restare a lavorare con lui e avere la sua vecchia vita con la cavigliera. Neal è finito nelle mani dell’agente Collins per colpa di Dobbs che, a quanto pare, ha paura che la sua identità nascosta venga fuori.
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Neal, infatti, riconosce in lui un famoso latitante e Peter trova in questo la chiave per riportare l’amico a New York e toglierlo dalle mani di Dobbs che lo “perde” durante il trasporto da casa di Dobbs all’aeroporto.
Neal e i suoi amici studiano un piano per prendere il latitante e assicurarlo alla giustizia e così diffondono sull’isola che i federali stanno cercando proprio lui e che è pronto a scappare con i soldi di tutti i suoi “amici”. Le cose per lui si mettono male tanto da mettersi in fuga e finire sull’aereo che Peter aveva fatto preparare sulla pista per l’occasione. A questo punto il nostro agente Burke offre a Collins il latitante in cambio di Neal che rientra a NY insieme all’amico dopo aver partecipato a questo importante caso.
Mozzie, invece, decide di rimanere a Capo Verde, almeno per adesso…
Nell’episodio 4×03 “Effetti di ritorno“:
Peter è stato rimosso dal suo incarico alla White Collar e dovrà scontare un periodo in “purgatorio”: la Grotta, il centro di catalogazione delle prove. Il suo supervisore lo terrà d’occhio e così Peter sarà costretto a timbrare il cartellino al suo arrivo e alla sua uscita e avrà solo un’ora per il pranzo.
Ad allietare le sue giornate ci pensa Peter che coglie sempre l’occasione per fargli visita e portargli il pranzo.
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Neal e il team di Peter, però, sanno che il loro capo è in pensiero per un vecchio caso, un ladro che riesce a fare un colpo ogni cinque anni, tornando ad agire solo quando i vecchi casi sono già in prescrizione. Grazie ad alcuni indizi e all’aiuto di Neal le indagini possono concentrarsi su un sospettato, un vecchio “collega” di Peter quando lavorò sotto copertura proprio per risolvere il caso.
Al di fuori delle sue ore di Lavoro, Peter deve ancora fingersi quell’uomo e conquistare la fiducia del ladro giocando con lui a squash mentre Neal può frugare tre le sue cose nello spogliatoio. Il team scopre che il prossimo colpo sarà in una banca ma arrivano tardi ma capiscono ugualmente quali sono le sue reali intenzioni: vendere le pietre preziose rubate.
Peter lo batte sul tempo contattando la sua ricettatrice di fiducia e così lui si precipita nell’ufficio della donna per fermare le trattative: l’FBI può mettere le mani su di lui ma Peter è scappato al lavoro nella Grotta senza assumersi il merito dell’operazione.
