Siamo ormai agli sgoccioli di questa quarta stagione di Squadra Antimafia che anche ieri ha portato a casa oltre 5 milioni di telespettatori, con quasi il 19% di share nonostante l’ottima concorrente su Raiuno.
Le cose a Palermo prendono sempre più una piega inaspettata e chi di voi ieri sera non ha pensato almeno una volta che stava guardando un vero e proprio fumetto (soprattutto nella scena del ricevimento post-matrimonio) alzi la mano.
Le cose diventano sempre più inverosimili e in alcuni momenti sembra davvero di essere in un “universo parallelo” e non in una fiction italiana.
Ancora una volta un’ottima regia, un’ottima fotografia e dei dualismi mitici hanno fatto dell’ottava puntata di SAM un’ottima puntata.
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E’ De Silva (Paolo Pierobon) questa volta quello che cammina verso la strada della redenzione e dopo averlo visto uscire dall’ospedale e dire addio a quella che era la sua ex compagna, salvare una vecchietta dalla “noia” di 4 teppistelli ai piedi della statua di Santa Rosalia, e tornare all’ovile dei Mezzanotte siamo sicuri che niente sarà come prima.
Lui sà che presto morirà e per questo torna dai Mezzanotte per spingerli oltre, al colpo del secolo prima del suo ritiro definitivo. In un primo momento i Mezzanotte ci cascano e lo seguono in quella che sembra essere la scalata ai vertici della superpotenza che gestisce il traffico di droga in tutta Europa e dopo aver fatto una mattanza, mettendo ko la famiglia di Palermo che si occupava dell’eroina, adesso possono guardare oltre.
La Famiglia Mezzanotte (compresa Ilaria, ora fidanzata e preso sposa di Dante) si reca a Milano per chiudere l’affare con le famiglie calabresi che accettano il nuovo accordo con i fratelli. Tutto sembra andare a gonfie vele, ma dall’altra parte c’è Rosy (Giulia Michelini) ad aiutare Calcaterra (Marco Bocci) e la squadra facendoli rimanere sempre a passo con i “tempi” e leggendo nella mente mafiosa dei Mezzanotte.
Intanto, Pietrangeli scopre che la moglie è legata ai Mezzanotte e che è stata lei a fare la soffiata sul rifugio di Rosy, che ha rischiato di morire in un attentato, e così la arresta.
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Alla Duomo, però, Calcaterra decide di usarla per far uscire allo scoperto i fratelli e scoprire il loro covo. L’esca? Sarà proprio Rosy che dovrà lasciarsi sparare da Pino, braccio destro di Armando.
La DUOMO riesce a seguire Pino fino al covo dei fratelli dove, proprio in quel momento, si stava tenendo il ricevimento per le nozze di Dante e Ilaria. Gli ospiti finiscono tutti in arresto mentre la famiglia riesce a fuggire. Rosy ha l’occasione di uccidere De Silva ma lo lascia andare: i due si danno appuntamento a più tardi.
L’insistenza di De Silva a continuare nel piano potere-eroina insospettisce Armando che segue De Silva fino all’appuntamento. Lo stesso fa Calcaterra con Rosy e così scopre che lo psicopatico della serie ha intenzione di compiere “un’opera buona” ma Domenico non gli crede. Proprio mentre i due parlano, Armando e un suo uomo arrivano all’appuntamento e il primo entra in macchina di Calcaterra e minaccia con un coltello Rosy…
Chi la spunterà?
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