Ieri sera, venerdì 12 Ottobre, è andata in onda su Canale 5 la quinta puntata della quinta inedita serie de “I Cesaroni“, che, lo ricordiamo, è composta da tredici puntate (di due episodi l’una) e da tre puntate speciali con ambientazioni particolari e salti temporali. Per leggere il riassunto e rivedere la puntata grazie al link streaming Mediaset potete cliccare qui, per vedere la fotogallery dei due episodi, invece, potete cliccare qui.
In attesa di vedere la sesta puntata (qui le anticipazioni), conosciamo meglio tutti i protagonisti di questa quinta serie, parlando di loro con quelle che sono le cinque parole che li descrivono meglio.
[adsense]
Proseguiamo con lui, Francesco Rizzo, interpretato da Alessandro Tersigni, una delle new entry di questa serie.
Vecchia conoscenza di Marco (Matteo Branciamore), gestisce un locale alla Garbatella. Il suo fascino gli rende la vita facile con le donne… Ecco le cinque parole di Francesco:
DONNE
“Tante, troppe. E il mattino dopo non ricordo mai il nome di nessuna. Mi dico che è perchè nessuna fa per me, ma forse ho solo paura di trovare quella giusta”.
MARE
“Niente fa sentire così liberi come navigare in una barca a vela. Ci sei solo tu e il mare, e il resto del mondo è talmente piccolo che scompare, insieme alle tue paure”.
IRONIA
“Scherzo su tutto, anche su me stesso. Mi credono tutti una persona cordiale e simpatica, ma la verità è che l’ironia è un filtro che mi aiuta a tenere tutti a distanza”.
[adsense]
LOCALE
“Gestire un locale è una sfida che non voglio perdere. Non sono mai riuscito a concludere nulla nella vita e farò qualsiasi cosa per non fallire anche questa volta”.
AMICI
“Pochi: se diventano appiccicosi come le donne, li tengo a distanza. Con MArco, però, è diverso. Forse perchè mi ha conosciuto tanti anni fa e stare con lui tira un po’ fuori il vecchio e meno cinico di me”.
Al solito vi ricordo che per tutte le news, i riassunti, le anticipazioni e le curiosità sulla fiction “I Cesaroni” potete sfogliare l’apposita categoria che trovate sul nostro sito, oppure cliccando anche qui.
Fonte: I Cesaroni
