Fiction: “Il caso Enzo Tortora – Dove eravamo rimasti?”: Ricky Tognazzi parla del suo personaggio e della miniserie

Domani sera, domenica 30 Settembre, e lunedì 1 Ottobre andrà in onda su RaiUno la nuova fiction “Il caso Enzo Tortora – Dove eravamo rimasti?“, miniserie televisiva in due puntate di e con Ricky Tognazzi volta a raccontare quella che è stata la vita e la carriera del famoso e amato giornalista, autore e conduttore Rai (qui la preview della fiction).

Fulcro centrale della fiction sarà anche la vicenda giudiziaria che, negli anni ’80, vide protagonista Enzo Tortora, accusato ingiustamente di affiliazione camorristica e traffico di droga, con conseguente arresto.

Nel corso di un’intervista a Rai.tv, l’attore Ricky Tognazzi, che oltre ad essere protagonista di questa fiction è anche regista, ha avuto modo di parlare di questo progetto:

“E’ stata un’esperienza molto lunga, si tratta di una lavorazione durata un anno e mezzo più o meno. Si è trattata di un’opportunità che mi ha permesso di riscavare in una storia molto forte, nel caso Enzo Tortora, un caso giudiziario e anche un caso umano. Abbiamo voluto naturalmente raccontare tutti e due: il caso giudiziario attraverso tutte le vicende terribili che sono successe a Tortora, e poi le conseguenze sull’uomo, sul padre, sul detenuto, sul compagno di cella, sull’uomo politico, sul leader politico, e quindi sul deputato, e poi naturalmente sull’imputato che viene prima condannato a dieci anni e poi finalmente assolto in formula piena per non aver commesso il fatto, perchè il fatto non sussiste. Questo percorso, questa tragedia umana, dove Tortora che era un uomo combattivo, un uomo forte, riesce a tramutare in un’occasione per tentare di cambiare le cose. Diventa il suo caso personale, diventa un caso pubblico, un caso emblematico, che può servire da lezione anche ai giovani che non conoscono la sua storia…”

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Spiegando il movito per cui la scelta del ruolo del protagonista è ricaduta su di lui, Ricky Tognazzi ha raccontato:

“Abbiamo fatto con la Rai, con i produttori, una grossa ricerca sugli attori e sfortunatamente, diciamo così, gli attori che ci piacevano, che ci sembravano i più giusti per interpretare Tortora, non potevano: chi aveva teatro, chi aveva altri impegni, ecc ecc. E quindi a un certo punto, su suggerimento di Giancarlo De Cataldo, uno degli sceneggiatori del film insieme alla Zapelli e a Simona Izzo, mi hanno consigliato di provare ad interpretarlo io. E così dopo aver fatto tanti provini mi sono infilato una parrucca anche io e mi sono fatto un provino da solo! E poi dopo sono andato a vedere che cosa era successo, mi sembrava di aver fatto un buon lavoro, mi sembrava che potessi aderire al personaggio, come età, come fisicità, sono un settentrionale come lo era Tortora, anche un uomo abbastanza introverso, chiuso come lo era lui, un uomo di spettacolo… insomma, c’erano tanti elementi che potevano combaciare, e così insieme ai Lucisano e alla Rai abbiamo deciso di andare avanti così. Fortunatamente ho avuto al mio fianco per tutta la lavorazione del film Simona Izzo, che oltre ad essere mia moglie  era anche sceneggiatrice del film e regista, quindi diciamo che non mi sono sentito solo. Alla parola ‘Stop’ potevo guardare di fianco alla macchina da presa e c’era sempre un occhio severo, ma amico, che mi poteva dare un consiglio e dire se andava bene o meno…”

La fiction è stata girata a Napoli, mentre il carcere in cui è stato detenuto Enzo Tortora è stato ricreato nel carcere Poggio Reale. A tal proposito, l’attore ha detto:

“Abbiamo avuto l’opportunità di girare a Napoli, che tra l’altro è teatro naturale di un gran pezzo della storia di Enzo Tortora, perchè lì è avvenuto il processo, perchè molti degli avvenimenti sono avvenuti proprio a Napoli. Questa città ci ha accolto con grande professionalità, con grande amore, la città ricordava fortemente la vicenda di Tortora, ed era molto curiosa, molto appassionata a questa storia. Questo ci ha aiutato tanto. Abbiamo ripercorso i luoghi veri della vicenda del caso Enzo Tortora, e questo ci ha dato grande verità nel film. E poi oltre al cast tecnico anche il cast artistico che abbiamo trovato a Napoli è stato straordinario. Gli attori napoletani, si sa, sono bellissimi, sono ricchi di talento, di creatività, e hanno dato un apporto straordinario al film. Tutto è stato emozionante. E’ chiaro che una vicenda così forte, come girare nel carcere di Poggio Reale, il rapporto con i detenuti quando abbiamo girato le scene, quando Tortora esce dal carcere e viene salutato, ho chiesto ai detenuti di recitare per me insomma, e recitavano attraverso l’unica cosa che si vedevano dei detenuti, ovvero le mani che uscivano dalle celle, e loro con grande trasporto, grande creatività, grande amore, grande serietà, hanno fatto questa scena insieme a me. E poi dopo, molto emozionato, ho rifatto tutto il percorso che aveva fatto Enzo Tortora, l’ho rifatto io da Ricky Tognazzi per ringraziarli…”

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Infine, spiegando quelli che sono per lui i motivi per cui questa fiction va seguita, Ricky Tognazzi ha concluso dicendo:

“Quando mi hanno offerta di fare questa storia mi sono domandato se era il caso, perchè era già stato fatto un film, perchè è una storia che rischiava di essere strumentalizzata oggi in questo dibattito sulla giustizia, sulla magistratura, e mi sono reso conto che io ricordavo ben poco di quella vicenda, una vicenda che è invece stata importantissima perchè ha segnato fortemente il costume ed è stata forse la più grande ingiustizia del ‘900. Quindi penso che sia importante rivederla proprio per rifarsi un’idea di quello che è successo veramente, e che sia un monito per tutti noi, per tutte le persone oneste, per tutti i magistrati onesti che ci sono, come diceva Tortora, e anche per i giornalisti onesti, e ce ne sono. Spero sia davvero un monito per il futuro…”

Prodotta dalla Italian International Film di Fulvio Lucisano in colloborazione con Rai Fiction, la fiction annovera nel cast, al fianco di Ricky Tognazzi, anche Bianca Guaccero, Carlotta Natoli, Eugenia Costantini, Blu Yoshini, Thomas Trabacchi, Luigi La Monica, Tony Sperandeo, Francesco Venditti, Mariano Rigillo, Giovanni Esposito, Riccardo Zinna, Armando De Ceccon, Luciano Scarpa, Giovanna Rei, Chiara Sani, Paolo Ricca, Antonio Pennarella, Ciro Scalera, Massimiliano Buzzanca, Francesco Procopio, Ciro Petrone, Jonis Bascir e Vanni Fois.

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