Il giovane Montalbano: Michele Riondino si tiene lontano dal successo mediatico

Michele Riondino è un giovane attore di teatro e di cinema sopratutto, è uno dei pochi forse del panorama italiano a cui anche la sola idea di avere il classico successo mediatico proprio non va giù e si guarda bene dal volerla e cercarla, questo ed altro emerge da una recente intervista dell’attore per Vip.

Riondino ammette di non essere neanche un fan della fiction su Montalbano e che a convincerlo ad accettare il ruolo ci ha pensato Andrea Camilleri, insomma quanto di più impopolare possibile ma almeno è sincero:

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Non sono un fan della fiction che ho visto dopo essere stato scelto. In compenso, sono un lettore e appassionato di Andrea Camilleri. In Camilleri la mafia è trattata in modo diverso da come siamo abituati a vederla solitamente. Lui non mostra la mafia che uccide, ma quella che è entrata nella profondità dei comportamenti della gente, quella che per ‘convincerti’ non ha bisogno di sparare. Ci tengo a restare uno normale. Spero che non mi capiti quanto accaduto a Luca Zingaretti. Ma sono solo sei puntate e il pubblico ha memoria breve. All’inizio ho avuto molti dubbi, non ero certo di voler accettare questo ruolo ma Tavarelli e Camilleri, che ci teneva tanto a sviscerare gli inizi della sua creatura, mi hanno convinto.

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