Fiction italiane: "Il restauratore 2": le riprese della seconda serie a Maggio

Fiction italiane: "Il restauratore 2": le riprese della seconda serie a Maggio

Giusto l’altro giorno in un precedente articolo (che potete trovare qui) vi avevamo annunciato che la fiction “Il restauratore“, attualmente in onda su RaiUno, avrebbe avuto anche una seconda stagione. A dichiararlo era stato lo stesso Lando Buzzanca, protagonista di questa fiction, che tra l’altro aveva anche comunicato che i nuovi episodi sono già pronti.

Ebbene, sempre Lando Buzzanca, nel corso di un’intervista a “Il Giornale“, ha dichiarato che le riprese dei nuovi episodi, che saranno otto (quindi due in più rispetto a quelli della prima serie) prenderanno il via nel mese di Maggio.

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Dice infatti l’attore siciliano:

“A maggio inizieremo le riprese di altre otto puntate de ‘Il restauratore’…”

Parlando del successo della fiction tra il pubblico, invece, Buzzanca ha detto:

“Proprio per la sua originalità. Dai tempi del Segno del comando in poi il paranormale in tv ha sempre sfondato. Perché fa parte della natura dell’uomo, questo desiderio di cogliere l’oltre, l’altro, che si spera si nasconda dietro le cose. Certo: un argomento simile bisogna anche saperlo raccontare…

Stessa cosa non si può invece dire della critica, che sembra non aver apprezzato questa fiction. A tal proposito, l’attore dice:

“Cosa vuole che le dica. Certi critici fanno solo il loro mestiere. Se parlassero bene di tutto quello che vedono, non avrebbero più lettori. Con me, per la verità, sono stati piuttosto carini… Uno, famoso per il suo rigore, ha scritto che nei panni di quest’uomo che ha le ‘luccicanze’ (cioè delle preveggenze su quanto di male sta per capitare a qualcun altro) risulto ‘credibile’. E credibile sarei addirittura nei flash back in cui devo dimostrare vent’anni di meno. Beh: non male, in fondo…”

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Ma, a quanto pare, il primo che non credeva alle potenzialità di questa fiction era stato lo stesso Buzzanca, o almeno all’inizio così è stato:

“È vero. Perché io al paranormale non ci credo. Ho sempre pensato fosse una bugia, una recita. Così, prima di firmare il contratto, ho chiesto di poterci pensare un po’. E ho trovato la soluzione in quella sorta di fede laica che trova nel malato stesso, più che nel suo presunto guaritore, la forza di guarirsi da sé…”

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