Il tredicesimo apostolo: Alexis Sweet parla del successo della fiction

Il tredicesimo apostolo: Alexis Sweet parla del successo della fiction

Il regista del Tredicesimo Apostolo, Alexis Sweet è stato intervistato dal Tgcom 24 durante la quale ha parlato della fiction, del successo sicuramente inaspettato, il regista ha commentato dicendo che questa serie rappresentava comunque una novità anche per lui reduce da serie come Ris – Delitti imperfetti piuttosto che Intelligence o Il capo dei capi:

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Io non mi considero un regista autore, ma uno che fa un mestiere. E come tale mi piace confrontarmi con diversi stili. Confesso cheinizialmente avevo un po’ paura perché, proprio in quanto una cosa nuova, mi chiedevo come l’avrebbe preso il pubblico italiano. Fortunatamente sembra avere apprezzato molto.

La necessità di mantenersi in equilibrio su un filo molto sottile tra l’inquietudine e l’horror. In quanto prodotto per tutti e da prima serata non poteva scadere in immagini troppo forti ma allo stesso tempo la tensione è un ingrediente fondamentale della storia.

A proposito degli effetti speciali:

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Non essendo noi a Hollywood dove c’è una grande esperienza in materia, ci siamo dovuti inventare un po’ tutti un metodo di lavoro. Per esempio l’effetto dei bambini che levitano che si vedono nella prima puntata l’ho pensato io e poi quelli degli effetti speciali hanno aggiunto, consigliato. Ci sono state riunioni su riunioni. Per me questo nella fiction è fondamentale: bisogna preparare tutto nei minimi particolari per evitare problemi sul set.
E tra le altre cose si è parlato anche di possibile esportazione della serie all’estero, magari!

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