Una fiction davvero ben fatta (finalmente!). Dopo la bella fiction “Dov’è Mia figlia?”, Mediaset mette a segno un altro punto e non solo grazie alla partecipazione di attori che piacciono al grande pubblico (vedi Gabriel Garko). Ottima la regia e anche l’ impostazione della trama che ci ha fatto sentire subito partecipi di un dolore profondo e di un mistero soffocante.
Un ottimo thriller che si apre con uno sguardo alle basi di quello che vedremo. Parisi (Gabriel Garko), un “cazzuto” ispettore di Polizia che è sulle tracce di un assassino che crede essere un serial killer di prostitute, e tutto il mondo contro possiamo dire. Presto Parisi si accorge che le vittime di questo serial killer appartengono, in qualche modo, ad un’ istituto, il Santa Teresa D’ Avila, gestito da suor Serafina (Angela Molina), che sembra subito essere l’ indiziata numero uno.
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Sullo sfondo, intanto, conosciamo anche la poliziotta Angela Garelli (Cosima Coppola) e il suo futuo marito Marcello Ditri. I due vengono chiamati quando il corpo di una prostituta viene ritrovato con un rosario tra le mani. La donna è morta dopo essere stata pugnalata ed è proprio questo il caso che riporta in città l’ ispettore Parisi. Quest’ ultimo affida una missione sotto copertura proprio a Marcello, dietro sua richiesta, con l’ intento di farlo finire in prigione per riuscire a farsi confidare “un segreto” da un possibile sospetto, il killer Ubes. Quest’ ultimo finisce in prigione visto che ha qualcosa in comune con questo omicidio. Non è stato l’ esecutore materiale ma lui conosce l’ assassino visto che ha ricevuto, per il suo silenzio, un ingente somma di denaro. Durante la sua missione sotto copertura, che prevedeva una rapina, Marcello finisce per essere ucciso proprio dalla fidanzata che, disperata decide di lasciare la polizia, finisce con il drogarsi e prostituirsi e, per farsi aiutare, anche nell’ Istituto dei misteri.
Parisi và a trovare suor Serafina per farle qualche domanda sulle ragazze morte ma la donna sembra essere preoccupata di non riuscire a nascondere il suo segreto e, più tardi, durante una confessione, scopriamo che la prima impressione era giusta: la donna nasconde qualcosa, una terribile azione compiuta per il bene delle sue “protette”. Ubes, intanto, ha un appuntamento con l’ assassino per spillargli altri soldi ma finisce con il rimanere ucciso. Il killer è un uomo benestante, secondo Parisi, e tutti i benefattori dell’ Istituto e uomini in vista della città sembrano essere i sospettati ideali.
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Durante il film vediamo le mani del killer ricoperti da guanti di pelle nera e, in occasione dell’ omicidio di Ubes, lo intravediamo sullo sfondo con una maschera bianca e un mantello nero.
Angela scappa dal Santa Teresa per drogarsi ancora mentre la figlia del notaio Foreli viene ritrovata uccisa. Il primo sospetto cade su “suo cognato”, Christian (Raniero Monaco di Lapio), fidanzato della sorella Luisa, ma che andava a letto anche con lei. Lui, però, si dichiara estraneo all’ omicidio.
Angela non ha i soldi per comprare la droga e così decide di rubare qualcosa da una macchina…indovinate un pò quale? Ma quella del killer….al cui interno trova un rosario e un telefonino. Angela pensa di incontrare Roberto ma finisce per essere tramortita da un colpo alla testa…
