Fiction italiane – Pietro Valsecchi parla del futuro della fiction italiana

Possiamo dirlo tranquillamente ormai, Pietro Valsecchi e la sua Taodue che proprio in questi giorni era presente al Roma Fiction Fest per festeggiare i suoi primi 20 anni di attività e di successi presentando in anteprima anche la nuova stagione di Distretto di polizia, è uno dei pochi che macina successi, certo anche alcuni insuccessi come tutti, ma che cerca sempre di puntare alla qualità e all’innovazione cose che spesso scarseggiano nella nostra fiction.

Il produttore ha parlato proprio di questo a Repubblica, parlando anche delle sfide e del futuro della nostra fiction:

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Oggi la sfida è conquistare i giovani che non guardano la televisione, anzi non l’accendono proprio, sono incollati a Internet e Facebook. La tv generalista è immobile, usa un linguaggio retorico e anche la fiction arranca, basta guardare gli ascolti. Allora bisogna investire sul prodotto per catturare un pubblico che altrimenti sarebbe perduto. Chi si ferma muore.

Bisogna innovare il linguaggio, investire nella creatività, credere nelle storie e guardare la realtà italiana, anche se è difficile perché cambia in continuazione. Per questo bisogna aspettare anni prima di poter raccontare. Noi ci proviamo col delitto di Via Poma, un film per la tv che non è a tesi, ma prova a mettere insieme i lati oscuri.

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Valsecchi fa un accenno anche ad un futuro progetto sulla strage di Piazza Fontana:

M’interesserebbe molto anche Piazza fontana, che Marco Tullio Giordana racconterà al cinema. Sarebbe una lunga serie bellissima per ripercorrere un capitolo di storia italiana.

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