19/12/2025
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Negli ultimi anni il mondo dello street food ha vissuto una vera rivoluzione. I food truck, un tempo considerati semplici mezzi di vendita itinerante, sono diventati vere cucine su ruote, capaci di offrire piatti gourmet, specialità regionali, ricette etniche e persino dessert elaborati.

Aprire un’attività di questo tipo affascina molti aspiranti imprenditori: è dinamica, creativa e permette di lavorare a stretto contatto con il pubblico, partecipando a festival, eventi, mercati e aree turistiche.

Ma prima di accendere i fornelli e partire in giro per l’Italia, è indispensabile rispondere a una domanda fondamentale: quanto costa aprire un food truck?
La risposta dipende da numerosi fattori, dalla scelta del mezzo alle autorizzazioni, dall’attrezzatura alla gestione quotidiana. Ecco una panoramica completa per capire tempi, investimenti e passaggi necessari.

1. Il mezzo: cuore dell’attività

Il primo investimento riguarda il veicolo, la vera “casa” dell’imprenditore itinerante.
Le opzioni sono diverse, ognuna con un impatto diverso sul budget:

  • Food truck nuovo completamente allestito: dai 35.000 ai 90.000 euro, a seconda delle dimensioni e delle attrezzature.
  • Furgone usato da convertire: tra 10.000 e 30.000 euro, più i costi di allestimento.
  • Ape Car o Piaggio Porter food truck: dai 10.000 ai 25.000 euro, ideale per chi vuole iniziare con un format piccolo.
  • Rimorchio o roulotte allestita: dai 15.000 ai 40.000 euro.

Il costo di un food truck varia soprattutto in base al tipo di cucina che si vuole proporre. Un mezzo per hamburger, panini o fritti richiede attrezzature abbastanza semplici, mentre chi punta a cucina asiatica, impasti freschi, pizza o pasticceria avrà bisogno di sistemi più complessi (friggitrici professionali, piastre, forni, impianti a gas, frigoriferi capienti).

2. Attrezzatura e allestimento interno

Una volta scelto il mezzo, bisogna allestire la cucina interna secondo le normative igienico-sanitarie e le esigenze del menù.

Tra gli elementi più comuni troviamo:

  • piastra, friggitrice, fornelli o forno;
  • cappa aspirante e impianto di aerazione;
  • frigorifero e congelatore;
  • lavelli e serbatoi d’acqua;
  • piani d’acciaio per la preparazione;
  • impianto elettrico potenziato;
  • spazio di stoccaggio per ingredienti e utensili.

Il costo varia molto, ma generalmente l’allestimento oscilla tra 8.000 e 25.000 euro.
Per chi punta a prodotti di alta qualità o a un concept elaborato, l’investimento può salire sensibilmente.

3. Autorizzazioni e requisiti burocratici

Aprire un food truck non significa solo acquistare un mezzo e iniziare a cucinare.
Ci sono diversi adempimenti burocratici da rispettare:

  • SCIA (Segnalazione Certificata di Inizio Attività) presso il Comune di residenza.
  • HACCP per il titolare e gli eventuali dipendenti.
  • Iscrizione alla Camera di Commercio come impresa alimentare.
  • Autorizzazione alla vendita su area pubblica (posteggio fisso o itinerante).
  • Certificazioni sanitarie del mezzo e conformità degli impianti.

Le spese burocratiche, comprese consulenze e documenti, vanno da 1.000 a 3.000 euro.

Inoltre, chi vuole partecipare a eventi, fiere e festival dovrà considerare il costo degli stand e dei permessi, che varia in base al prestigio dell’evento: dalle piccole sagre a poche decine di euro ai grandi festival con tariffe da 500 a 2.000 euro.

4. Assicurazioni e sicurezza

Un food truck è prima di tutto un veicolo, quindi richiede un’assicurazione classica per il mezzo (RC Auto), ma anche coperture aggiuntive:

  • assicurazione per responsabilità civile verso terzi (in caso di danni a clienti o fornitori);
  • polizze per incendio, furto o guasti dell’attrezzatura;
  • copertura per infortuni personali.

Il costo annuale parte da 500 euro e può superare 1.500 euro per coperture complete.

5. Scorte iniziali e gestione quotidiana

L’avvio dell’attività richiede anche l’acquisto di materie prime, utensili, stoviglie compostabili, packaging personalizzato e divise da lavoro.

Il primo carico di magazzino varia da 500 a 2.000 euro, a seconda del tipo di cucina e del volume previsto.

Ogni mese bisogna considerare anche:

  • carburante;
  • manutenzione del mezzo;
  • acquisto delle materie prime;
  • costi per eventi;
  • eventuale personale aggiuntivo.

Generalmente, i costi fissi mensili oscillano tra 1.500 e 4.000 euro.

6. Comunicazione e identità del brand

Nel mondo dello street food, presentazione e branding sono fondamentali.
Investire in un logo ben fatto, in grafiche accattivanti e in una comunicazione social efficace permette di distinguersi da una concorrenza sempre più numerosa.

  • grafica food truck: 500–2.000 euro
  • sito web: 300–1.000 euro
  • campagne social: budget variabile

Un buon brand può fare la differenza nelle scelte del pubblico e nelle richieste degli organizzatori degli eventi.

7. L’investimento totale

Sommando i vari elementi, ecco una stima realistica dell’investimento iniziale:

  • food truck usato e allestito: 20.000–40.000 euro
  • food truck nuovo professionale: 40.000–90.000 euro

Considerando autorizzazioni, attrezzature, branding, prime scorte e assicurazioni, l’investimento complessivo per partire in modo serio oscilla generalmente tra 30.000 e 100.000 euro.

Il range è molto ampio perché dipende dal tipo di cucina, dal mezzo scelto e dal livello di professionalità desiderato.

8. È un’attività che conviene?

Il food truck può essere molto redditizio se gestito bene.
Nei grandi eventi, nei centri turistici o nei festival di street food, i ricavi possono essere molto elevati.
La mobilità permette di intercettare diversi target, mentre i costi di gestione sono inferiori rispetto a un ristorante tradizionale.

Tuttavia, richiede impegno: lunghe ore di lavoro, spostamenti continui, cura del mezzo e capacità di adattarsi a diversi contesti.
Chi entra nel settore deve essere consapevole che il successo arriva solo con qualità, costanza e una buona strategia di posizionamento.

Un progetto per chi ama cucinare e mettersi in gioco

Aprire un food truck significa unire passione culinaria, spirito imprenditoriale e creatività.
Non è un investimento da prendere alla leggera, ma per chi sogna una cucina su ruote è un’opportunità entusiasmante e sostenibile.

E, come spesso accade nel mondo dello street food, il vero valore sta nella capacità di offrire un’esperienza, non solo un piatto: un sorriso, un profumo, un sapore che si ricorda.
E tutto parte da una scelta consapevole: capire realmente quanto costa aprire un food truck e pianificare ogni dettaglio prima di iniziare a correre… su quattro ruote.

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