29/09/2025
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Se guardiamo solo Twitch in lingua italiana, ci sono circa mille canali in diretta in qualsiasi momento. Non ci sono dubbi sul fatto che il fenomeno dello streaming stia crescendo anno dopo anno. Le persone vogliono sentirsi parte di un ecosistema e vogliono creare una propria community. Cosa si streamma? Un po’ di tutto, dai videogame alle reazioni fino ai giochi meno mainstream come il blackjack online.

Quanti sono, davvero, gli streamer italiani

Su Twitch, che è la principale piattaforma di streaming, i 10 canali principali occupano circa il 29% del tempo di visione settimanale. Diciamo che, ci sono pochi creator “big” e tantissimi creator medi e piccoli. I profili che convincono di più hanno circa 2 milioni di follower, questo significa che la community è ampia e molto attiva. Se poi consideriamo anche YouTube Live, allora i creator arrivano a decine di migliaia ogni mese. Certo, c’è chi lo fa per passatempo e chi, invece, cerca di renderlo un vero e proprio lavoro.

Perché il numero di streamer continua a crescere

La risposta è semplice, c’è tanto pubblico che trascorre tanto tempo online. Ogni persona, in media, trascorre più di 75 ore online ogni mese. Con questa base, è naturale che sempre più persone provino a streammare e che le community trovino spazio per crescere. Dentro quel tempo online, i social pesano molto, infatti i feed sono sempre accesi e si scoprono in continuazione nuovi creator. E poi c’è il gaming competitivo che spinge tantissimo questo settore. In Italia 7,3 milioni di persone seguono gli esports e 3,3 milioni li guardano con regolarità. Gli esports non coincidono con lo streaming, ma ne alimentano il pubblico.

Cosa si streamma (e dove): formati, nicchie e opportunità

Il menù è ampio e si è generalizzato: Just Chatting, calcio e sport, IRL, creatività, tech, c’è un po’ di tutto. Accanto ai titoli mainstream, prosperano anche le nicchie e i format ibridi: watch party, coaching, challenge e format seriali. Nelle classifiche italiane ai primi posti ci sono l’intrattenimento, il lo gaming e sport. Alcuni creator portano in live anche i giochi di carte, spiegano le basi e le dinamiche dei tavoli, citano il regolamento black jack o confrontano le varianti casual per intrattenere la chat. È un esempio di come lo streaming assorba pezzi di cultura pop e li riporti in tempo reale al pubblico, senza snaturarsi.

C’è futuro per gli streamer o sarà un fuoco di paglia?

La domanda c’è, milioni di italiani passano il loro tempo online e sono aperti a questi formati. Però, c’è anche tanta concorrenza. Il modo migliore per emergere è quello di scegliere una nicchia che non sia troppo inflazionata e cercare di portare contenuti più interessanti dei propri competitor. Quello che però, spesso, viene sottovalutato in questo caso è il carisma. Per fare il creator è anche necessario saper intrattenere e coinvolgere i propri follower o si rischia di non avere un seguito. Insomma, per qualcuno sicuramente c’è futuro, ma per tantissimi l’esperienza è destinata a durare poco.

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