La casa nella prateria, il successo della vita semplice

La casa nella prateria, il successo della vita semplice

La casa nella prateria è una delle serie tv che hanno più spopolato negli anni ’80 e che ancora oggi è una parte dei nostri bei ricordi.

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Ispirata liberamente al romanzo Little House della scrittrice statunitense Laura Ingalls Wilder, diventò una serie tv verso la metà degli anni ’70 contando ben 9 serie fino al 1983. L’episodio pilota segnò l’inizio di un grande successo prima in America e poi anche qui da noi in Italia. La storia, in parte autobiografica, che narra le vicende della famiglia Ingalls, ci porta in una America ancora rurale, selvaggia, dove per potersi sfamare, soprattutto se si è una famiglia numerosa, diventa difficoltoso se non si ha un lavoro e una rendita. L’america del 1840 che viene così minuziosamente descritta dalla brava scrittrice, mette a nudo anche aspetti che spesso noi ingnoriamo del tutto, come l’uso di droghe, la cecità, il razzismo e l’alcolismo molto vive anche a quei tempi. In tutte queste vicende la famiglia Ingalss ne resta a protagonista assoluta perché nella sua povertà, essa trova la sua vera ricchezza fatta da coraggio, compassione, fratellanza, bontà. Tutte qualità che i genitori di questa bella famiglia portano avanti con dignità senza farsi mai piegare né dalle prepotenze né dalla disgrazie come la cecità della figlia maggiore. Visto il grande successo de La casa nella prateria, il Giappone ne realizzò un anime per la televisione intitolato semplicemente Laura e andato in onda a gli inizi degli anni ’80.

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L’appuntamento pomeridiano con La Casa nella prateria era imperativo per chi negli anni ’80 voleva passare il tempo in compagnia di storie davvero importanti, nonostante si fosse ancora bambini. Questa serie tv resta un Evergreen senza tempo, senza alcun dubbio. Se si pensa anche che la NBC qualche anno fa ne produsse un piccolo sequel che non ebbe molto successo, restando un lavoro a sé stante, si capisce quanto la serie originale avesse davvero lasciato il segno. La casa nella prateria deve il suo successo a tante cose, oltre che alla genuinità dei racconti della Wilder. Ad esempio la grande interpretazione dei protagonisti, ognuno entrato perfettamente nella parte, tanto che quando ho rivisto Melissa Gilbert adulta (interprete della piccola Laura Ingalls) in alcuni film per la televisione, non potevo fare a meno di pensare a La casa nella prateria, perché per me lei resterà per sempre la piccola Laura che sogna di diventare una scrittrice immersa in quella straordinaria e meravigliosa prateria.

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Come molti prodotti di quei tempi, anche questa serie era piena di così tanti buoni sentimenti che è difficile staccarsene e non pensare che abbia lasciato un segno indelebile nella nostra personalità.

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