La fantascienza torna su Steel, che dopo averci deliziato con al prima serie di Fringe, ora ci presenta la commedia-thriller di Warehouse 13.
La serie, composta da 12 episodi, ha debuttato sui canale Sci Fi , nata da un’idea di Rockne O’Bannon, Jane Espenson e Bent Mote, i personaggi principali sono una coppia di agenti dell’ FBI, Peter Lattimer (Eddie McClintock) che agisce di istinto, seguendo delle “vibrazioni”, e il suo opposto Mika Bering (Joanne Kelly) che invece fa della precisione il suo caposaldo, i due hanno alle spalle lo scienziato/capo della struttura che è Arthur Nielsen (Saul Rubinek)…. praticamente la logica, l’intuzione e la conoscenza insieme per “Wharehouse 13“.
Al debutto la serie è stata vista da 3,5 milioni di telespettatori, segnando il terzo miglior risultato per la rete, nei primi episodi i due agenti, dopo aver salvato la vita ad un diplomatico internazionale a Washington DC, vengono spostati in un magazzino sperduto, la “Wharehouse 13“, in mezzo al deserto del Nevada, che nasconde in centinaia di metri quadri di sotterranei, tutti gli oggetti più misteriosi e sconosciuti, che devono rimanere segreti all’opinione pubblica. I due dovranno fare da balie agli oggetti e al momento essere “operativi” nel recuperare tutti i materiali che gli vengono segnalati dalle varie agenzie di tutto il mondo.
Il telefilm ha, grazie a questi migliaia di cimeli nascosti, la possibilità di avere sempre storie nuove e avvincenti, che ci porteranno in luoghi e in storie diverse. Per i più il confronto con “The Librarian” o la coppia di agenti che avevano a che fare con oggetti non identificati in “X-Files” è d’obbligo, anche se la serie ha questo lato tipico della commedia, che rende la serie diversa dai soliti telefilm di fantascienza. Provare per credere!
Il promo americano
httpv://www.youtube.com/watch?v=-_EpGmakF_U