In questo caso si tratta più che di confronti di uno scontro tra titani del cinema e del teatro italiano, ovvero Gigi Proietti e Nino Manfredi quest’ultimo era protagonista del film In nome del Papa re da cui la miniserie L’ultimo papa re diretta da Luca Manfredi trae spunto anzi ne è quasi un remake interpretato da Gigi Proietti prodotto da Rai Fiction ma come racconta lo stesso Proietti a Il giornale non teme confronti con il mostro sacro Manfredi.
Umanamente l’ho conosciuto poco. Ma da semplice spettatore so che era grandissimo. Dunque non azzardo confronti. Anche se il figlio Luca, regista della miniserie, in proposito m’ha incoraggiato molto.
Già la vicenda che di seguito ricordo brevemente: Proietti interpreta il cardinale Colombo dopo aver scoperto di avere come figlio uno degli artefici di un attentato, proverà a liberarlo, mentre la Roma pontificia si trova di fronte ai suoi ultimi anni di splendore prima della breccia di Porta Pia e della separazione tra potere temporale e spirituale:
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E’ un meraviglioso gioco tra cronaca d’epoca -l’esplosione che, nel 1867 a Roma, provocò la morte di ventitrè zuavi pontifici- dramma storico -il passaggio della Chiesa dal potere temporale al solo spirituale- e tormenti personali -la crisi umana d’un cardinale, monsignor Colombo, che del tutto inaspettatamente si scopre padre d’uno dei patrioti italiani autori dell’attentato. In questa storia c’è tutto: passione, avventura, psicologia. E ironia dal tipico sapore romanesco.