Ormai ci siamo. Venerdì 14 Settembre, infatti, prenderà il via su Canale 5 la quinta inedita stagione de “I Cesaroni“, una serie molto attesa anche perchè deve provare a “riscattare” gli ascolti, piuttosto deludenti, della quarta serie.
In attesa di vedere i nuovi episodi su Canale 5, l’attrice Elda Alvigini, che nella fiction interpreta il ruolo di Stefania Masetti, moglie di Ezio (Max Tortora), nel corso di un’intervista al settimanale “DiPiù Tv” ha avuto modo di parlare delle novità di questa nuova serie:
“Nelle nuove puntate, io e mio marito, Max Tortora, prendiamo in affidamento un ragazzo di nome Diego, interpretato da Beniamino Marcone (qui la nostra intervista). Gestire il nostro nuovo ‘figlioccio’, però, non è semplice, perchè ha un passato burrascoso, pieno di guai con la giustizia, che non riesce a lasciarsi alle spalle. La ‘mia’ Stefania, però, riesce ad affrontare la situazione con dolcezza, ma anche con forza e determinazione. Due qualità che ho scoperto di possedere anche io, per uscire nella realtà da un periodo difficile…”
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L’attrice, infatti, ha spiegato che, sin da bambina, ha sofferto di una brutta depressione che le impediva di vivere serena e in pace con se stessa:
“Per molti anni ho sofferto di depressione, una malattia che ho nascosto a lungo non solo agli altri, ma anche a me stessa e che, in un certo senso, mi portavo dietro sin da bambina. La mia famiglia era benestante, sono sempre andata bene a scuola, non ho mai creato problemi ai miei genitori. Ma era tutta apparenza. Questo atteggiamento nascondeva una grande fragilità: cercavo di dare il massimo in tutto per farmi accettare, perchè, in realtà, dentro mi sentivo inadeguata, incapace, avevo una mancanza totale di autostima e mi sentivo terribilmente sola. Mi mancava il calore dei miei genitori, che, vedendomi così perfetta, non mi davano le attenzioni di cui avevo bisogno. E poi, avevo molti complessi riguardo al mio aspetto. Anche se, oggettivamente, sono sempre stata graziosa, io mi vedevo orribile. Ho sofferto tanto in quel periodo, ma quel dolore ha avuto un risvolto positivo: è grazie a quello, infatti, che oggi faccio l’attrice…”
Elda Alvigini prosegue raccontando come la recitazione l’abbia aiutata in questo percorso di “guarigione”:
“A scuola, la nostra insegnante ci faceva fare spesso delle recite: e, quando stavo sul palcoscenico, era l’unico momento in cui mi sentivo davvero serena, appagata, apprezzata. Ricevere un applauso era una sensazione meravigliosa, per me era come ricevere quell’abbraccio di cui avevo tanto bisogno, era come sentirmi dire: ‘Brava, hai fatto una cosa bella’. Sono diventata un’attrice per ricevere amore. E poi, c’è un’altra cosa che mi ha fatto scegliere questo lavoro. Quando vedevo attrici come Anna Magnani o Giulietta Masina, che non erano le classiche ‘bellone’, ma quando recitavano erano talmente brave e intense da diventare splendide, pensavo: ‘Anche io, che sono brutta, posso imparare a recitare, diventare come loro, conquistare il pubblico ed essere ammirata, avere la mia rivincita. E così mi sono diplomata presso il Centro Nazionale di Cinematografia di Roma, e poi ho frequentato diversi seminari. Questo è un mestiere che non si può improvvisare e, per farlo bene bisogna studiare tanto. Nonostante ciò, non avendo alcuna stima di me stessa, mi dicevo: ‘E’ inutile che ti esalti, tanto non andrai mai da nessuna parte’. C’è chi, quando è depresso, si chiude in casa: io, invece, continuavo a uscire, a vedere gli amici, sembravo sempre allegra. Dentro, però, mi sentivo morire. Stavo addirittura per lasciarmi scappare il provino per ‘I Cesaroni’! La prima volta che mi hanno chiamata, infatti, ho detto no, perchè avevo poco tempo per prepararmi e pensavo: ‘Tanto non ho alcuna possibilità di essere presa’…”
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Per fortuna, però, l’attrice è stata contattata per una seconda volta: l’occasione che ha segnato la svolta della sua vita e la sua “rinascita” come persona…
“Dopo il mio primo rifiuto, mi hanno contattato una seconda volta e, a quel punto, ho accettato, ma senza alcuna reale speranza. E forse proprio perchè non avevo nulla da perdere, ho dato il massimo e mi hanno preso. Così è arrivata la fiction, e con lei il successo, la popolarità, l’affetto della gente, i soldi. Eppure, continuavo a stare male. Prima, davo la colpa del mio malessere a problemi materiali, o professionali, ma quando sono riuscita a ottenere tutto ciò che avevo sempre sognato ho capito che il problema ero io, che c’era qualcosa che non andava dentro di me. Così, mi sono fatta coraggio, ho contattato una psichiatra e ho iniziato una terapia. Piano piano, guidata dalla dottoressa e scavando anche nel mio inconscio, attraverso l’interpretazione dei sogni, sono riuscita a capire quali fossero le ragioni che mi portavano a fare pensieri così negativi su me stessa. Con il tempo, sono riuscita a rimuoverle e a capire che dovevo imparare a volermi bene, a credere in me stessa, ad avere fiducia nelle mie capacità, che prima non vedevo, ma che ci sono. Così sono riuscita a riprendere in mano la mia vita. Insomma, oggi sono una donna nuova, serena, e per questo devo ringraziare anche ‘I Cesaroni’…”
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