I personaggi de “Il Commissario Nardone”: Corrado Muraro, interpretato da Luigi Di Fiore

I personaggi de “Il Commissario Nardone”: Corrado Muraro, interpretato da Luigi Di Fiore

Giovedì 6 Settembre ha preso il via su RaiUno la nuova fiction Il Commissario Nardone“, serie televisiva in sei puntate con Sergio Assisi, Anna Safroncik e Giorgia Surina che racconta la storia vera di Mario Nardone, Commissario napoletano che fu trasferito in una Milano degli anni ’50 e 60 reduce dalla Seconda Guerra Mondiale (qui la trama e il video streaming Rai della prima puntata).

Fu proprio con Nardone che naque la squadra mobile meneghina, e fu sempre con lui che l’Italia imparò ad appassionarsi di quella che per tutti divenne la “Cronaca Nera”.

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In attesa di vedere la seconda puntata, continuiamo a conoscere più da vicino tutti i protagonisti principali della fiction.

Oggi ci dedichiamo al personaggio di Corrado Muraro, uno dei componenti della Squadra Mobile, interpretato da Luigi Di Fiore. Per tutte le altre schede dei protagonisti potete sfogliare l’apposita categoria della fiction cliccando qui.

Corrado Muraro è un uomo massiccio e solo che spende tutta la sua esistenza dentro la Questura.

Quarantenne, barricato dietro un’aria accigliata, centellina le parole al punto che ogni sua frase finisce per avere il significato di una sentenza. Forse per questo, e per le innegabili qualità professionali di poliziotto senza fronzoli, incline alle maniere forti, è uno degli agenti più rispettati e temuti.

Persino il questore e i commissari più anziani, quando hanno a che fare con lui manifestano un lieve timore reverenziale. Ma a Muraro attenzioni e rispetto troppo ostentati non fanno alcun effetto. Gli basta un accenno di occhiata torva, una battuta detta senza sorridere per far capire a chi ha di fronte che le manfrine con lui non funzionano, non funzionano mai.

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In principio, Nardone (Sergio Assisi) appare a Muraro come un poliziotto da salotto, di quelli che fanno le inchieste in guanti bianchi, che storcono la bocca davanti ai suoi metodi sbrigativi, a volte brutali, a cui l’esperienza e le circostanze della vita l’hanno abituato.

L’approccio tra i due è tutt’altro che facile e provoca momenti di tensione ma è grazie a questo attrito che Nardone fa inaspettatamente breccia nella corazza di Muraro, facendo scricchiolare tante sue certezze.

L’esperienza di Muraro, la conoscenza del territorio, del dialetto milanese, della mala e dei suoi codici, si riveleranno fondamentali per l’ascesa di Nardone.

È il primo e più fedele componente della Squadra di Nardone…

Fonte: Rai

 

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