Damiano Russo, morto a 28 anni in un incidente stradale in moto a Roma, aveva lasciato Bari, la sua citta’ d’origine, per fare il cinema. Sulla pagina Facebook stanno arrivando tantissimi messaggi di solidarieta’ da fan, amici e colleghi. Proprio con Tutto l’amore che c’e di Sergio Rubini, ambientato negli anni Settanta in un paese immaginario, Russo fece scoprire nel 2000 le sue doti di attore interpretando a 15 anni l’alter ego del regista, accanto a Gerard Depardieu e Margherita Buy. Un ruolo che gli valse il premio Capitello d’Oro al Sannio Film Festival e la nomination al Globo d’oro come migliore attore esordiente e che, come aveva piu’ volte detto, gli aveva fatto capire quali erano le sue passioni. Ma, il suo debutto sul grande schermo era avvenuto a 13 anni nel film Io non ho la testa di Michele Lanubile, ambientato nel XIII secolo, ai tempi di Federico II.
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La maggior popolarita’ era arrivata con il ruolo dell’occhialuto Fabio Petrucci, tutto preso nella conquista di Elena che invece non ha occhi che per il milanese Daniele, nella prima e seconda serie Mediaset de I liceali in cui si racconta la scuola di oggi. Sul piccolo schermo lo abbiamo visto anche nella soap opera Un posto al sole nel personaggio di Bruno Mainardi e poi nella miniserie Il veterinario dove era il figlio di Gigi Proietti, in Medicina generale e protagonista nei Ris e Distretto di Polizia.
Fra gli ultimi lavori, la fiction di Canale 5 Come un delfino di Stefano Reali, dove aveva il ruolo di Nazi, con Ricky Memphis e Raoul Bova.