Quando si parla dell’affondamento di Laconia ci si riferisce all’affondamento del transatlantico RMS Laconia, avvenuto la notte del 12 Settembre 1942, al largo delle coste dell’Africa occidentale, nei pressi dell’isola di Ascensione, ad opera del U-Boot tedesco U-156, comandato dal capitano di vascello Werner Hartenstein, durante la Seconda Guerra Mondiale.
Ed ora questa storia farà da sfondo ad una fiction di produzione anglosassone, distribuita in Italia da Publispei, in onda domenica 2 Ottobre in prima serata su Canale 5.
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Protagonista della fiction è il Tenente Vincenzo di Giovanni, interpretato da Ludovico Fremont, volto della fiction “I Cesaroni“, che sarà anche la voce narrante di tutta la storia, per raccontare i pensieri e la condizione in cui vertevano tutti i prigionieri presenti sulla nave.
Le luci della sera sono appena calate sulle acque dell’Oceano Atlantico. Sulla superficie dell’acqua c’è una grossa nave che avanza, trasporta militari e civili inglesi. E 1800 italiani. Sono prigionieri di guerra, rinchiusi in tre enormi gabbie nella stiva del transatlantico, hanno poco più di mezzo metro quadrato a testa in cui provare a sopravvivere.
È la sera del 12 Settembre 1942 e quel transatlantico si chiama Laconia. Sotto la superficie dell’acqua c’è qualcuno che osserva il lento procedere del Laconia da qualche ora. Sono i marinai tedeschi che compongono l’equipaggio di un U-Boot tedesco. La loro missione è molto semplice: affondare più tonnellate possibili di navi nemiche.
E allora partono tre siluri, uno dopo l’altro. Si squarcia la chiglia, un’enorme quantità d’acqua si riversa nella nave, risale i corridoi fino ad arrivare sul ponte. Quelli messi peggio sono gli italiani, che riescono a sfondare le sbarre con la forza del terrore e della loro disperazione. Di una sola gabbia, però. Le altre due verranno sommerse dalle acque e 1200 italiani perderanno la vita, prigionieri per sempre dell’oceano.
Gli altri, comandati dal giovane tenente Vincenzo Di Giovanni, proveranno a cercare la salvezza, risalendo nella totale oscurità le scale che conducono al ponte. Le lamiere squarciate, i colpi di baionetta sparati dalle guardie polacche saranno solo il primo ostacolo.
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Saliti sul ponte troveranno tutte le scialuppe occupate e gli inglesi poco disposti a fargli spazio. Anzi, disposti a tutto pur di non lasciarli salire. Attirati da tutti quegli uomini feriti, nelle acque dell’oceano arrivano anche gli squali.
Chi riuscirà a salvarsi avrà una storia importante da raccontare. Eppure, questo grande gruppo di italiani è stato dimenticato.
“L’affondamento del Laconia” vuole allora riportare alla luce il racconto della loro drammatica avventura e fare in modo che nessuno possa più dimenticarlo…