Artista poliedrico, eccentrico ed estroverso, Fabio Ciciotti si è fatto conoscere timidamente anni fa con le produzioni musicali – il suo primo singolo, al titolo Love the Bass, è uscito nel 2015 – per poi passare a indossare i panni di autore per alcuni dei più grandi interpreti italiani.
Ha iniziato l’intervista con una citazione di Tiziano Ferro che è fortemente rappresentativa del suo percorso umano e professionale: “L’amore è un lavoro lento e faticoso, fatto di mediazione e di pazienza”.
Perché hai deciso di iniziare così l’intervista?
Ho 40 anni e di porte in faccia ne ho ricevute molte. Oggi vi parlo di me, che ho lasciato indietro tutto per dormire nella polvere e ho avuto i crampi allo stomaco per la voglia di fare e di cambiare la mia vita. Ho avuto il coraggio di credere in me stesso anche quando la vita mi lasciava a terra.
Ho iniziato l’intervista con quella citazione perché i miei genitori non volevano che seguissi il percorso musicale e artistico. Ogni porta chiusa in faccia era un fallimento che si riversava sulla mia famiglia.
A 40 anni sono finalmente consapevole del fatto che nessuno può vedere quanto è bello l’amore se non condividi il tuo sorriso da innamorato. Ci ho messo 40 anni, ma so che il brutto tempo non esiste: è tutto un susseguirsi di stagioni.
Basta ripararsi e scoprirsi al momento giusto. Fabio, oggi è il momento giusto? Me lo chiedo spesso, poi mi ripeto che non si sa mai quando è il momento giusto: un momento è semplicemente un momento.
In generale, il momento che sto vivendo si può definire molto positivo. Nei prossimi mesi, sarà possibile vedermi alle prese con dei programmi televisivi. Non posso dire molto di più, ma solo anticipare che ci sarà una sorpresa relativa alla conduzione di un format televisivo.
Puoi dirci almeno l’ambito?
Il cibo sarà al centro di questa grande novità. Avrò modo di raccontare la mia passione per la cucina tradizionale, un prezioso regalo che mi è stato trasmesso della mia famiglia.
Ti spaventa l’impatto mediatico che stai avendo con la stampa?
No. Anzi, avrei preferito avere i riflettori puntati addosso prima, ma non si può avere tutto. È pur vero che, in questo 2023 che ricorderò per tutta la vita, sono previsti tanti progetti, dalla musica, all’editoria, alla tv, passando per l’imprenditoria con l’apertura di una nuova start up.
Come si suol dire, c’è tanta carne al fuoco ed è normale che l’interesse da parte della stampa sia alto.
Il tuo progetto top secret sul food cosa ci regalerà?
Mi vedrete, come già accennato, nelle vesti di conduttore. Il programma sarà itinerante e si inizierà dalla Sicilia, una terra meravigliosa alla quale sono legato anche perché punto di partenza del progetto Foodwineandco, la start up che mi vede in prima linea con uno staff di professionisti di spicco.
Abbiamo deciso di portare innovazione nel mondo del food, una delle eccellenze a cui l’Italia deve la sua immagine senza eguali nel mondo, con Metaverso e blockchain.
Questo progetto non comprende solo la tecnologia, ma si focalizza pure sulla valorizzazione delle piccole aziende, di quei produttori a km 0 così importanti per la filiera del food in Italia, imprese che il mondo ci invidia e che sono sempre più al centro dell’interesse del consumatore, desideroso di portare il massimo della qualità in tavola sia per motivi di benessere, sia per ragioni di sostenibilità.
Tornando al programma che mi vedrà nelle vesti di conduttore, sull’emittente non posso ancora dire nulla. Quando avrò modo di farlo, sarete i primi ad avere notizie. Nel frattempo, vi invito a seguirmi sui miei social e a tenere sotto controllo i canali di Foodwineandco!
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