Poker1mania: quando l’hold’em in tv faceva il pieno di share

Poker1mania: quando l’hold’em in tv faceva il pieno di share

Nei primi anni 2000, grazie alla diffusione sempre più capillare di internet, i siti di poker online hanno avuto un boom. Erano anche questi gli anni dell’apertura dei primi circoli dal vivo dedicati all’hold’em, la variante statunitense o meglio texana del classico gioco con le carte francesi apprezzato fino a quel momento nella penisola nella sua versione classica a 5 carte.

Un gioco da “Rivincita di Natale” che per l’appunto fino a tempi recenti non era mai stato visto come disciplina sportiva e come possibile sbocco professionale per l’affermazione di talenti nostrani capaci in breve tempo di scalare le graduatorie mondiali e di rivaleggiare ai tavoli di Las Vegas con gli assi di questo gioco che mescola strategia, abilità nel calcolo, psicologia e capacità di mantenere il sangue freddo.

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Soprattutto nell’ultimo periodo, grazie all’aumento del gioco digitale e alla diffusione di tablet e smartphone il poker, soprattutto quello online, è tornato nuovamente di tendenza e si sta riaffermando come una delle discipline preferite dagli amanti del tavolo verde. Nella seconda metà degli anni 2000, gli appassionati di hold’em potevano anche seguire diversi programmi televisivi specializzati.

Fiorirono infatti canali dedicati esclusivamente alla disciplina come Poker Italia 24 che dal 2013 al 2017 vide la partecipazione di giornalisti e volti noti dell’hold’em nostrano da Maurizio e Fabio Caressa, a Cristina Quaranta passando per Filippo Candio e Massimiliano Pescatori.

C’erano anche La Notte del Poker con Pupo e Andrea Delogu e tornei di solidarietà con celebrities e VIP come Stars for Charity – Poker per l’Abruzzo del 2009. Tuttavia il programma più seguito e che in qualche maniera è rimasto come sinonimo di poker in tv era Poker1Mania che dal 2007 fece da apripista per questo genere di trasmissioni con una striscia serale su Italia 1 ed Italia 2 dedicata ai maggiori tornei nazionali ed internazionali.

A condurre la trasmissione il giornalista Giacomo “Ciccio” Valenti e il professionista Luca Pagano, uno dei primi italiani a giocarsela con i mostri sacri dell’hold’em, 7 volte al tavolo finale dello European Poker Tour, 20 volte a premio con uno score di 5.550 punti nella All-time Leaderboard della stessa competizione che lo mettono al primo posto negli EPT.

La voce appassionata di Ciccio Valenti, già cronista del Wrestling su Italia 1 con WWE SmackDown!, oggi opinionista di Pressing, Diretta Stadio… ed è subito Goal e Tutti Pazzi per RDS, con le strisce quotidiane di un’ora e mezza introdusse all’Italia questo sport avvalendosi dell’analisi tecnica di Pagano che svelava i retroscena delle mani dando un prezioso commento da insider sull’andamento delle partite.

Erano gli anni dove a primeggiare ai WPT (i World Poker Tour, uno dei circuiti internazionali più importanti per l’hold’em) c’erano Jim Meehan, Scotty Nguyen, Lee Watkinson e ai WSOP (le World Series of Poker, i mondiali della disciplina) spopolavano Jerry Yang, Peter Eastgate e Joe Cada, solo per citarne alcuni. Grazie a questo programma che ebbe un successo incredibile di share, gli italiani iniziarono a familiarizzare con le dinamiche del gioco e il suo colorito vocabolario fatto di flop, big blind, showdown, river, all in e under the gun.

Una spettacolarizzazione televisiva che contribuì a creare interesse per questo gioco adatto a tutte le età che servì ad attirare nelle sue dinamiche una generazione di fenomeni del poker azzurro fiorita di recente da Dario Sammartino (secondo al Main Event dei WSOP del 2019) a Mustapha Kanit (il secondo nella graduatoria dei giocatori più vincenti d’Italia dietro a Sammartino) passando per Dario Alioto, Rocco Palumbo e Davide Suriano (tre dei pochi italiani ad esser stati capaci di aggiudicarsi un braccialetto WSOP).

Poker1mania, come altri canali dedicati esclusivamente all’hold’em, durò per qualche anno e subì la scure dei tagli sugli investimenti che le poker room italiane decisero di fare a causa dei mancati introiti in termini di iscritti sulle piattaforme. I tempi dei “pionieri” dell’hold’em sono ormai lontani e nel frattempo i sogni di gloria di tanti giovani rounder si sono trasformati in realtà mentre l’Italia aspetta ancora la sua definitiva consacrazione con la vittoria al main event dei WSOP che inserirà per la prima volta la bandiera tricolore nel Gotha del Poker internazionale.

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