È stato uno dei quattro “colonnelli” che hanno costruito il successo della “commedia all’italiana” assieme a Gassman, Sordi, Tognazzi, e alle incursioni straordinarie di Marcello Mastroianni. Di tutti loro Nino Manfredi è stato anche il più “normale”, l’uomo qualunque che diventa comico suo malgrado, una faccia da italiano medio smarrito e bugiardo, impunito o ingenuamente ottimista. Insieme hanno disegnato l’identità del Paese, ne hanno messi in risalto problemi, vizi e virtù.
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A pochi giorni dal centenario della sua nascita, il 22 marzo, Atlantide ricorda Nino Manfredi con una puntata Speciale, in onda su La7 domani sera mercoledì 17 marzo alle ore 21,15.
A raccontare la sua poliedrica carriera, che ha spaziato dalla musica alla commedia al dramma all’impegno politico fino a diventare amatissimo volto della pubblicità, interviene in studio, ospite di Andrea Purgatori, la primogenita Roberta Manfredi.
A seguire il capolavoro di Ettore Scola “C’eravamo tanto amati” (1974), trent’anni di storia dal dopoguerra seguendo le vicende di tre amici, con Nino Manfredi, Vittorio Gassman, Stefano Satta Flores e Stefania Sandrelli. E, sempre di Scola, il ritratto grottesco e cinico della borgata romana: “Brutti, sporchi e cattivi” (1976).
Come sempre Mauro Biani contribuirà ad arricchire il racconto della serata con la sua vignetta originale creata per l’occasione.