Cuties arriva su Netflix, ma il film non è stato gradito
Il 9 settembre è approdato su Netflix un nuovo film originale intitolato Cuties, tradotto in Italia con il titolo “Donne ai primi passi”.
La pellicola è stata diretta dalla regista franco-senegalese Maïmouna Doucouré ed è finita nel mirino delle polemiche a causa di una serie di accuse sull’ipersesualizzazione delle bambine al centro della storia del film.
Come molto spesso accade, i social diventano uno strumento da parte dell’utenza per esprimere il proprio dissenso. E così, dalle critiche alla pellicola si è passati addirittura alla richiesta della chiusura dell’intera piattaforma streaming, con una petizione lanciata su Change.org che ha raggiunto le 800 mila firme e una campagna twitter con l’hashtag #CancelNetflix.
E proprio l’hashtag è diventato tendenza sul popolare social network, anche se come molto spesso accade in queste circostanze, Netflix potrebbe solo guadagnarne un ritorno ulteriore in visibilità. Non è la prima volta che il colosso dello streaming finisce nel mirino di scandali legati a film o serie TV di denuncia.
Ai microfoni di Variety, Netflix difende il film:
Cuties è una critica sociale della sessualizzazione delle bambine. È un film vincitore di premi che narra una storia potente sulla pressione che le giovani ragazze affrontano sui social network e più in generale dalla società man mano che crescono. Invitiamo tutte le persone interessate a questi argomenti a guardare il film.
La regista intanto è finita nel mirino di pesanti critiche, ma anche di minacce di morte. La situazione insomma, è un trend che abbiamo già imparato a conoscere in questi anni e dubitiamo che una semplice petizione nata su Change.org possa servire a chiudere il colosso numero uno al mondo dello streaming.