Beautiful, Bill denuncerà Taylor? (Puntata 11 ottobre)

I dubbi di Taylor

Canale 5 continua a trasmettere le puntate di Beautiful in maniera ridotta con tantissima pubblicità, noi ogni giorno vi proponiamo il riassunto completo della puntata anche se non proprio corrispondente ai giorni di programmazione in tv, essendo le puntate ridotte.

Beautiful. Riassunto spoiler puntata 7974 dell’11 ottobre 2019

Alla Forrester, Brooke è curiosa di sapere se Liam e Hope hanno scelto il nome per la bambina. I due stanno facendo una lista di possibilità. Brooke si commuove e offre loro un regalo che non ha potuto fare a meno di preparare. Hope si commuove a sua volta.

Si parla poi delle ultime novità, la Logan ancora non si capacita di quel che Ridge ha fatto col giudice. Per fortuna non è stata sporta denuncia. Liam osserva che non è da Bill non aver preso provvedimenti drastici ma per fortuna pare sia cambiato. Brooke ne è sicura: vuole essere una persona migliore, cresere, imparare.

Liam si rende conto che Brooke ha più fiducia di lui nel padre. Lei conferma perché sa cosa Bill ha passato e quanto abbia sofferto per il male causato ai suoi figli. E non bisogna dimenticare che gli hanno sparato ed è stato gettato da un balcone. Ha avuto un anno davvero difficile.

Parlando dello sparo a Bill, le due donne si meravigliano che non sia stato trovato il colpevole mentre Liam cerca di cambiare argomento, ritenendo improbabile che l’attentatore ci possa riprovare. 

I dubbi di Taylor

A casa di Steffy, Taylor va a trovare figlia e nipote. Nota che il ritratto di Liam è ancora sulla parete e appare preoccupata. Steffy con tranquillità le confida di averla lasciata perché a Kelly piace guardare la foto del padre.

Steffy la invita a non perder la calma ma Taylor è convinta che Liam dovrebbe essere lì con loro e basta. Steffy chiede alla madre come va la terapia, contenta che Bill stia tenendo fede al suo impegno di non divulgare l’identità del suo assalitore.

Taylor però torna sull’argomento che le sta a cuore, ovvero l’ingiustizia delle Logan che la passano sempre liscia mentre sua figlia è sola.

Secondo Taylor la colpa è tutta di Bill Spencer che le ha fatto perdere suo marito: è una croce per la loro famiglia e lei non lo perdonerà mai. La Hayes tenta di rassicurare la figlia dicendo di essere ancora in terapia; addirittura vorrebbe riprendere a esercitare perché sta molto meglio.

Taylor dice che quando si tratta di Brooke, lei è sempre in mezzo a tutto. Fin da quando ha conosciuto Ridge, Brooke era nel disegno: glielo ha rubato. E sua figlia ha fatto la stessa cosa con lei. Steffy le consiglia di ricordare che è grazie a Bill se lei non è in prigione.

Alla Spencer, Justin è sorpreso di sentire che Bill ha altri piani per la proprietà su cui voleva costruire il suo grattacielo e gli consiglia di rimettersi la collana perché gli sta dando di volta il cervello. 

Bill ammette che é un pò anche merito di Brooke che ha una grande parte in questo. Justin gli consiglia di denunciare Ridge ma Bill pur consapevole di poterlo fare, perderebbe Brooke del tutto in quel caso.

Poco dopo arriva il Detective Sanchez e Bill ribadisce di non essere intenzionato a sporgere denuncia contro i fratelli Forrester. Il poliziotto tuttavia è lì per l’aggressione di diversi mesi prima.

Bill domanda se il caso è ancora aperto e Sanchez conferma, indagando sul fatto che lui in prima battuta credeva che fosse stato proprio Ridge a sparare.

Sospettoso, il detective domanda come mai Bill non sembra interessato a risolvere il caso. L’altro crede però di aver fornito già tutto l’aiuto possibile: vorrebbe davvero sapere chi gli ha sparato e vorrebbe esser di maggior aiuto alla polizia ma così non è.

Porgendo il suo biglietto da visita, Sanchez gli chiede di chiamarlo se gli viene in mente altro e se ne va.

Justin, perplesso, chiede al suo capo com’è possibile che non gli interessi sapere chi ha sparato. Al silenzio di Bill, Justin decide di andarsene. 
Bill, da solo, rievoca nella mente Taylor e di come ha promesso a Steffy di proteggere sua madre tempo prima.

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