Ragioni di palinsesto e programmazione dietro il flop di C’è Grillo per Freccero

C'è Grillo Rai due ascolti

Anche lo speciale su Beppe Grillo programmato per lunedi 28 gennaio in prima serata su Rai due era un flop annunciato proprio come la serie animata Adrian con Adriano Celentano su Canale 5? Anche se per ragioni molto diverse, assolutamente si. Per Rai due sotto ci sono senza dubbio ragioni politiche ma per il neo direttore della rete Carlo Freccero colpa di programmazione e palinsesto.

C'è Grillo Rai due ascolti

Freccero ci tiene a spiegare quel misero 4,3% di share registrato dal programma in onda ieri sera su Rai2, accompagnato da mille polemiche.

Se devo indicare i motivi di questo risultato direi che ha avuto tre handicap. Innanzitutto l’orario di partenza: è iniziato alle 21.06 ed è stato coperto fino alle 21.40 da ‘Striscia la notizia’ su Canale 5. Una scelta di programmazione sbagliata, dettata dall’esigenza di far terminare la trasmissione alle 23.35 per non disturbare l’inizio di ‘Che fuori tempo che fa’ di Fabio Fazio su Rai1.

Il problema vero è che il coordinamento dei palinsesti ci danneggia sempre noi avevamo materiale per andare avanti fino all’1 di notte e avremmo fatto 6-7% di share, ma Marcello Ciannamea, il direttore dei palinsesti Rai, ragiona in maniera leninista e ha una posizione censoria nei miei confronti e pensa solo a Rai1.

A suffragio della sua tesi, Freccero porta il caso di Povera Patria. Volevo farla il mercoledì – ha riferito intervistato dall’Agiinvece è stato deciso che doveva andare in onda il venerdì per non danneggiare Vespa. Stesso discorso con uno speciale su Virginia Raffaele che volevo mandare in onda dopo Sanremo, l’11 febbraio, ma me lo impediscono per non andare contro i nuovi episodi di Montalbano”.

Tornando al flop di ‘C’è Grillo’, Freccero spiega che uno dei motivi del risultato negativo è l’intervista di Luigi Di Maio a ‘Quarta Repubblica’ su Rete4 che ha ottenuto oltre il 6,1% di Share. “Non era certo prevedibile il successo incredibile di Nicola Porro su Mediaset che ha ospitato Di Maio – spiega il direttore di Rai2 – che ha fatto registrare punte del 9%. Questo, se ce ne fosse bisogno, dimostra che non c’è coordinamento tra me e M5s ,altrimenti avrei chiesto a Porro di invitare Di Maio un altro giorno. Secondo me – aggiunge – ci ha tolto 3 punti di share”.

Secondo Freccero, il tentativo di boicottaggio da parte delle opposizioni politiche, che però specifichiamo è venuto anche da parte di utenti stanchi delle politiche scellerate del Movimento 5 stelle che stanno invadendo anche la tv, hanno pensato bene di appoggiare il boicottaggio su Twitter in modo particolare, avrebbe tolto poco al programma, ma secondo me ha tolto parecchio o meglio il programma era autolesionista già sulla carta proprio per ragioni politiche.

In quanto alle dimissioni chieste dal membro di Vigilanza Rai Michele Anzaldi, Freccero risponde: Non ci penso proprio anche perché, se è vero che abbiamo perso 40mila euro per ‘C’è Grillo’, non mi pare ci sia stato questo gran danno industriale… costa quanto un caffè di Fazio. E te pareva che non tirava la frecciatina a Fazio!

Comments

No comments yet. Why don’t you start the discussion?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.