“In quanto donne – Storie di ordinaria violenza”, su Real time il docu-reality di storie vere

In quanto donne real time

Nel mese contro la violenza sulle donne, Real Time si schiera nuovamente dalla loro parte con5 documentari di inchiesta dedicati al tragico fenomeno del femminicidio in Italia. Cosa e come accade? Quali sono le cause e i segnali? Cosa spinge gli uomini ad uccidere le donne?

Attraverso “In quanto donne – Storie di ordinaria violenza”, in onda dal 3 novembre, ogni sabato alle 23:05 su REAL TIME (Canale 31), si tenta di circoscrivere una realtà del nostro tempo e del nostro Paese. Ogni storia lascia un messaggio che partendo dal singolo caso deve far ragionare sul femminicidio.

“ASCOLTARE I SEGNALI” è la prima storia in onda sabato 3 novembreFederica Mangiapelo viene trovata morta sulla spiaggia del lago di Bracciano il 1° novembre 2012. La notte prima era Halloween e lei, 16enne, è uscita con Marco, il suo ragazzo, maggiorenne. Da mesi il padre e la madre l’hanno messa in guardia: Marco Di Muro è un violento, ha dato segni di possessività. Federica decide di vivere comunque la sua storia d’amore. Fino alla notte delle streghe, in cui lui la affoga nelle acque gelide del lago. Da quel giorno il padre di Federica gira l’Italia, raccontando nelle scuole la storia di sua figlia. La madre si è chiusa in sé stessa: parla con noi per la prima volta, convinta che la sua testimonianza possa evitare che storie come quella di Federica si ripetano.

“LA SECONDA VITA”, in onda sabato 10 novembre, analizza il caso di Chiara Insidioso Monda, diciottenne picchiata con fatale violenza dal fidanzato. È scappata di casa per vivere con lui, e suo padre, Maurizio, le ha tentate tutte per convincerla a tornare. Basta una lite di gelosia per cambiare la sua vita. Il fidanzato, Maurizio Falcioni, la colpisce alla testa con stivali da cantiere riducendola in fin di vita. Ma Chiara, contrariamente le previsioni dei medici, non muore. Per un anno resta in coma, ma poco alla volta le sue condizioni si stabilizzano. Oggi Chiara vive, anche se priva di autonomia. La sua, dunque, è una storia del “dopo”, di quello che accade alle donne sopravvissute alla violenza. La solitudine, l’angoscia dei familiari, consapevoli che – dopo di loro – nessuno pagherà le cure per Chiara. Sono temi che hanno reso la storia di Chiara Insidioso Monda un caso nazionale.

Sabato 17 novembre “SOLITUDINE E VIOLENZA” racconta la storia di Jessica Faoro, la diciannovenne uccisa a coltellate il 7 febbraio 2018 a Milano dall’autista dell’Atm Alessandro Garlaschi, l’uomo che le aveva dato ospitalità. Jessica è una ragazza sola: nel 2008, all’età di 10 anni, viene affidata al Comune di Milano. A 16 anni è madre di una bambina data in adozione e vive passando da una casa-famiglia a una comunità. Attraverso la sua storia si esplora il mondo sotterraneo dei ragazzi di strada che popolano una metropoli moderna come Milano, nascosti appena sotto la superficie eppure apparentemente invisibili, finché non diventano vittime di una tragedia.

Sabato 24 novembre, alla vigilia della Giornata mondiale contro la violenza sulle donne, Real Time riproporrà il docufilm “SARA”, presentato lo scorso anno alla Festa del Cinema di Roma e proiettato in eslcusiva a Montecitorio alla presenza dell’ex Presidente della Camera dei deuputati Laura Boldrini. Il docufilm ha aperto nuovi squarci di verità sulla vicenda di cronaca giudiziaria che ha portato alla condanna all’ergastolo di Vincenzo Paduano. A ricostruire la vicenda oltre alla madre di Sara, Concetta Raccuia, una serie di interviste inedite alle amiche della vittima e al fidanzato, Alessandro Giorgi, ultimo ad aver visto la ragazza prima dell’incontro fatale col suo assassino. Il docufilmricostruisce i fatti, individua le motivazioni senza cedimenti scandalistici e cerca di descrivere e individuare le cause di questa epidemia di violenza al femminile.



Infine il 1° dicembre, nella Giornata Mondiale contro l’AIDSandrà in onda l’ultimo dei documentari, “LE RETE DELL’UNTORE” che fa luce sulla drammatica storia di Valentino Talluto, un 32enne di Acilia (Roma) malato di Aids, che negli ultimi anni ha avuto rapporti sessuali con dozzine di donne incurante, o forse peggio ancora consapevole, di contagiarle. Con 57 donne è riuscito nell’intento. Alla fine è stato individuato, processato e condannato a 24 anni di reclusione per un reato che poteva anche costargli l’ergastolo, per “diffusione di epidemia”. Oggi le vittime del suo contagio si sono unite, hanno affrontato insieme la dura prova del tribunale e hanno stretto tra loro legami intimi e profondi. Alcune di loro hanno accettato di raccontare l’incubo che hanno vissuto e continuano a vivere. La storia della relazione con Valentino, la scoperta della malattia, la convivenza con essa. Incubi, sotto una coltre di apparente normalità metropolitana.

Al termine dei documentari inediti un contributo di Lucia Annibali, nota per aver subito un’agressione con l’acido da un uomo incappucciato e che ha fatto della battaglia contro la violenza sulle donne la sua missione.

Su Dplay.com, il servizio OTT di Discovery Italia, sarà possibile rivedere sempre e ovunque, attraverso differenti device e in modalità gratuita on demand, i documentari dopo la messa in onda.

“In quanto donne – Storie di ordinaria violenza” (5 episodi da 60’) è prodotto da Dallarouche per Discovery Italia. Real Time è visibile al Canale 31 del Digitale Terrestre, su Sky canali 131 e 132, Tivùsat Canale 31.

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