Festival di Sanremo: il prevedibile effetto noia fa rimpiangere Carlo Conti

I conduttori del festival

E’ quasi terminata la prima serata del 68mo Festival di Sanremo, qui il nostro live blogging, condotto da Claudio Baglioni con Michelle Hunziker e Pierfrancesco Favino e possiamo già tirare le prime somme anche se si dovrebbe fare a festival terminato ma se già le premesse sono queste dalla prima serata, difficilmente le cose potranno cambiare in seguito.

Festival di Sanremo. Il festival della musica.

Claudio Baglioni aveva promesso un festival dove la grande protagonista sarebbe stata la musica e finora cosi è stato senza dubbio, 20 big in gara esibitisi tutti insieme, omaggi musicali, duetti tra Fiorello e Baglioni, tra Baglioni e Gianni Morandi e quest’ultimo anche con Tommaso Paradiso dei The Giornalisti. Insomma la musica è sicuramente centrale e fin qui promessa ampiamente mantenuta.

Sul fronte qualità delle canzoni ci sono diversi brani che meritano almeno un secondo ascolto, non mancano possibili hit che saranno molto suonate in radio. Tante le stecche prese un pò da tutti i cantanti.

L’ospitata di Fiorello è stata come sempre un’ottima idea, lo showman siciliano come suo solito non delude anche senza strafare troppo riesce a scaldare il pubblico e intrattenere.

Fiorello apre prima serata Sanremo copy

Festival di Sanremo. Sensazione di vecchio e tanta noia.

Se la promessa di lasciare tanto spazio alla musica è matenuta, è mantenuta anche la prevedibile noia che in tanti ci si aspettava da questo festival. Sia chiaro, tutto procede liscio ma senza ritmo e senza particolari guizzi di originalità, Baglioni fa da spalla più che da conduttore, Pierfrancesco Favino è pulito, senza sbavature, simpatico e professionale, la Hunziker anche in questo caso riesce a tenere perfettamente un palco difficile come l’Ariston.

Lei è sempre spigliata, divertente, simpatica e anche se è sempre più antipatica a molti, contestualizzandola in questo caso fa il suo lavoro molto bene.

Finora quindi è un festival noioso, senza infamia e senza lode e senza guizzi e bisogna ammettere che la mancanza di Carlo Conti, indiscutibile animale da palcoscenico ma anche dietro le quinte si avverte tutta. Vedremo come saranno i dati auditel.

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