Partiamo da un concetto fondamentale, la tv è la tv. Quindi tutto ciò che entra nella scatola magica non rimane genuino ma subisce una modifica più o meno radicale. Quindi non dobbiamo più stupirci se guardiamo un programma televisivo preparato e montato ad hoc. Anzi, quella deve essere la forza di un programma, la preparazione. Ed in questo Sky sa il fatto suo e così anche con Masterchef Italia.
Masterchef 7, i concorrenti troppo televisivi
Ci fa specie però se i concorrenti sono dannatamente televisivi. La scelta della masterclass si è soprattutto rivolta a scovare i cosiddetti “personaggi”. Questo diciamocelo è un bene per lo show, ma anche un male. La cucina, che dovrebbe essere il cuore del programma, passa così in secondo piano rispetto a quelle che sono le strategie, gli “sgridamenti di Joe” e le battute ficcanti dei giudici.
All’inizio dello show ci sembrava inopportuno recensire un programma televisivo che proprio nella gara deve maturare ma ora abbiamo gli elementi giusti per poter commentare.
I concorrenti sono quasi tutti validi televisivamente parlando ed infatti il blocco di persone che fanno discutere continua ad andare avanti nella competizione. Il livello della gara non è basso sia chiaro ma sembra che l’attenzione non sia focalizzata nella preparazione del miglior piatto ma nell’emergere come personaggio rispetto agli altri concorrenti. Ci auguriamo che emergano chef con i loro piatti e non solo con le parole.
I giudici sono le vere superstar di Masterchef 7
Come era ben noto a tutti il vero cardine del programma sono i giudici, ma mai come in questa edizione sono le vere star del programma. Joe Bastianich non ha bisogno di presentazioni. È simpatico, conosce il mezzo televisivo, è sempre al posto giusto nel momento giusto ed i suoi siparietti nella prova esterna danno quel tocco in più ad un racconto monotono (epica la ricerca di una balena nei fiordi norvegesi). Non che Bruno Barbieri o Antonio Cannavacciuolo abbiano bisogno di presentazioni, il primo sempre più severo e puntiglioso, il secondo si è amalgamato benissimo al ruolo di giudice buono ed umano (scelta azzeccatissima per lo show).
La vera sorpresa è Antonia Klugmann
Urge però un applauso doveroso per la scelta di Antonia Klugmann, nuova giudice di Masterchef 7. È l’antitelevisione in persona e toglie quell’impostazione che il programma ha forse in maniera eccessiva. Tagliente nei giudizi, sincera nell’approccio, severa con i concorrenti che sbagliano. Non interagisce troppo con gli altri giudici e questo la rende un corpo estraneo che rende lo show più imprevedibile e pepato. Ci dissociamo naturalmente dalle critiche e dagli insulti misogini che la chef si è vista arrivare dai social network durante queste puntate.
La mancanza di Carlo Cracco si sente davvero poco, non per suo demerito, ma per merito di chi l’ha sostituito. E noi speriamo che anche i concorrenti imparino la lezione da lei.