Claudio Gioè racconta il suo personaggio nella nuova serie: “Michele Romano si ispira alla reale figura di Vittorio Pisani, ma senza imitarlo; trovo che l’elemento di speranza di questa fiction sia molto importante“.
Lunedì 16 Ottobre prende il via su RaiUno la seconda stagione di “Sotto copertura 2 – La cattura di Zagaria“, quattro nuove puntate che vedranno ancora una volta Claudio Gioè nei panni di Michele Romano, capo della squadra mobile di Napoli.
La prima stagione, composta da due puntate, è stata incentrata sulla ricerca, la cattura e l’arresto di Antonio Iovine (Guido Caprino), boss della camorra latitante da quindici anni. Un fatto realmente accaduto, difatti la figura di Michele Romano si ispira a quella di Vittorio Pisani, il vero capo della Squadra Mobile di Napoli che effettuò la cattura del boss.
Ma non è stato l’unico boss che Pisani è riuscito a catturare nel corso della sua carriera: dopo questo successo, infatti, seguirono la cattura e l’arresto di Michele Zagaria, il capo della camorra casertana, nonchè uno degli uomini più introvabili d’Italia. E la seconda stagione racconterà proprio questo.
Michele Romano non ha nemmeno tempo di celebrare a dovere l’arresto di Iovine, perché deve tornare subito in azione: raduna dunque la sua squadra per mettersi sulle tracce di Michele Zagaria (Alessandro Preziosi), introvabile da vent’anni, che dalla latitanza continua a dirigere il suo impero criminale. Microspie, appostamenti, incroci di dati, ma i risultati tardano ad arrivare.
Per prendere il boss, Romano sarà costretto a trattare con i confidenti, calandosi nella zona grigia tra bene e male per raccogliere informazioni di prima mano dai camorristi.
Un gioco pericoloso. Un gioco che attirerà su Romano gli occhi vigili della giustizia: comincerà su di lui un’indagine interna per favoreggiamento, che minaccerà non solo di rovinare l’indagine su Zagaria, ma anche di distruggere la sua reputazione, la sua famiglia, la sua vita.
Nel corso di un’intervista a RaiPlay, il protagonista Claudio Gioè ha avuto modo di parlarci di questa fiction e di raccontarci l’esperienza vissuta sul set durante le riprese.
Anzitutto, a proposito di queste due serie e del messaggio che mandano ai cittadini d’Italia, Claudio Gioè dice:
“Io, personalmente, trovo che l’elemento di speranza di questa fiction sia molto importante. Io sono siciliano, palermitano, e raccontare questo tipo di storie, dove lo Stato vince contro la criminalità organizzata è un segno di speranza molto forte. Trovo che sia importante sì raccontare i disastri, la criminalità organizzata, ma anche i successi dello Stato laddove questi ci sono. E noi raccontiamo due arresti clamorosi fatti da Vittorio Pisani, due arresti storici, due pericolosi latitanti dei Casalesi stanati, arrestati, assicurati allo Stato. Insomma, è una bella vittoria che a me, da cittadino, mi trova assolutamente entusiasta, e quindi credo che sia importante raccontarlo…”
Come già detto pocanzi, il personaggio di Michele Romano si ispira a quello realmente esistito di Vittorio Pisani, ma l’attore ci spiega che la scelta fatta con il regista non è stata quella di imitare il personaggio di Pisani, bensì di crearne uno nuovo ispirandosi ai fatti reali:
“Abbiamo fatto una scelta con il regista, cioè quella di non imitare Vittorio Pisani, perchè comunque siamo molto diversi, anche fisicamente, quindi ci sembrava un po’ di sminuire il senso di questa storia. Abbiamo piuttosto cercato di renderlo più universale, abbiamo cercato di interpretare un personaggio di fantasia, ispirandoci a questa vicenda, cercando di recuperare il senso dello Stato, il senso del dovere, che sono propri anche di Vittorio Pisani, ma calandoli in un plot, in una storia che ha anche degli aspetti romanzati. Quindi il nostro lavoro è stato quello di rendere credibile un racconto che era ispirato a fatti reali…”
L’attore, poi, ci racconta qual è stata la scena che più lo ha emozionato durante le riprese:
“Sicuramente una delle scene più emozionanti è stata quella della cattura vera e propria nell’ultima sequenza del film, che abbiamo girato nei luoghi reali dei fatti, cioè abbiamo girato nell’esterno della villetta che ha effettivamente nascosto Zagaria negli ultimi mesi. Quindi sai, ritornare in quei luoghi, in quei territori, e rimettere in scena questo importante successo dello Stato è stata un’operazione molto simbolica, della Lux Vide, della Rai, e alla quale ho aderito pienamente. E devo dire che ci ha lasciato molto scossi…”
Infine, Claudio Gioè ci dice cosa si porta dentro dall’esperienza di questa fiction:
“Quello che mi porto è l’umanità di questi poliziotti che combattono contro questi enormi mostri che attanagliano il nostro territorio. E con il senso del dovere e la semplicità dell’umanità che appartiene a tutti noi, si mettono in gioco continuamente, notte e giorno, senza orari, pagati anche in maniera, secondo me, poco adeguata, per cercare di assicurare a tutti un mondo giusto. E quindi quello è l’esempio che mi porterò da questa storia…”
“Sotto copertura 2 – La cattura di Zagaria” è prodotta da Lux Vide in collaborazione con Rai Fiction, mentre la regia è curata da Giulio Manfredonia. Nel cast, al fianco degli attori sopra citati, anche Antonio Folletto, Matteo Martari, Antonio Gerardi, Simone Montedoro, Alejandra Onieva, Erasmo Genzini, Bianca Guaccero, Giulia Fiume, Pietro Ragusa, Lorenza Indovina, Aisha Cerami, Francesco Colella, Marcella Spina, Fabrizio Nevola, Ivan Castiglione, Antonia Truppo e Paolo Sassanelli.
