Dopo la bufera legale e giudiziaria potrebbe arrivare la pace.
Vivendi non vuole rinunciare ai suoi progetti sull’Italia e i problemi legali e giudiziari nati tempo fa con Mediaset, dopo l’accordo iniziale che doveva prevedere la nascita di una nuova grande pay tv alternativa a Sky anche dal punto di vista del respiro internazionale hanno frenato mettendo a serio rischio questi progetti che ora sembrano rimessi in gioco grazie ad un nuovo accordo, proficuo per entrambe le parti che potrebbe portare sviluppi interessanti e di una certa rilevanza.
Per quanto riguarda l’accordo Vivendi-Mediaset-Telecom più fonti confermano trattative in corso. Pare che il management francese sia disposto a un congruo risarcimento, infatti Bloomberg sostiene che tra azioni e contanti si possa sfiorare il miliardo di euro. E’ quindi altamente auspicabile, pur rimanendo nel campo delle ipotesi che il progetto della nuova Canal Plus Italia che entro questo mese massimo inizi di novembre il CdA di Telecom dovrebbe approvare.
La nuova entità multimediale dovrebbe essere composta per l’80% dal capitale di Telecom e per il restante 20% da Canal Plus – la piattaforma streaming di Vivendi. Ma a questo punto non si esclude il coinvolgimento anche di Mediaset, che porterebbe in dote uno smisurato portfolio titoli derivanti da Mediaset Premium che da tempo è parecchio in crisi.
Vivendi potrebbe tenere per sé il controllo con due consiglieri di amministrazione su 5. Per altro uno dei due godrebbe di poteri speciali per l’approvazione del budget e del piano industriale, la nomina dell’amministratore delegato e del direttore finanziario, gli acquisiti di diritti TV superiori ai 20 milioni di euro.
In questa fase comunque è tutto oggetto di contrattazione, perché ovviamente Mediaset non ha alcuna intenzione di fare solo presenza. Ovviamente qualora nascesse questa nuova pay tv italiana, il modello di riferimento sarebbe quello di Netflix, leggermente messo in atto da tempo con la piattaforma Infinity che a questo punto potrebbe essere inglobata in un’unica piattaforma.
