Era d'estate, film tv del 29 Maggio su Falcone e Borsellino | Riassunto e Video streaming

era d'estate film
Beppe Fiorello e Massimo Popolizio

Il film tv con Massimo Popolizio e Beppe Fiorello per ricordare i due giudici Falcone e Borsellino: la trama e il video per rivederlo.

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Beppe Fiorello e Massimo Popolizio

ERA D’ESTATE, VIDEO STREAMING DEL FILM TV CHE RICORDA FALCONE E BORSELLINO. Ieri sera, lunedì 29 Maggio, è andato in onda su RaiUno il film tv “Era d’estate“, diretto da Fiorella Infascelli e prodotto da Fandango, volto a ricordare i due giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino in occasione dell’anniversario del loro attentato avvenuto a Palermo, che cade rispettivamente il 23 Maggio del 1992 per quanto riguarda Falcone, e il 19 Luglio dello stesso anno per quanto riguarda Borsellino.

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I protagonisti sono qui interpretati da Massimo Popolizio e Giuseppe Fiorello, rispettivamente nei ruoli di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, mentre le riprese si sono svolte sull’isola dell’Asinara, nei luoghi dove avvennero i fatti.

Qui di seguito il video streaming Rai che vi permetterà di vedere o rivedere il film tv. A seguire, invece, potete trovare la trama.

Era d’estate – Video streaming Rai del film tv

ERA D’ESTATE, TRAMA DEL FILM TV CHE RICORDA FALCONE E BORSELLINO. L’Asinara, 1985. In una notte come tante sbarcano sull’isola Giovanni Falcone (Massimo Popolizio) e Paolo Borsellino (Beppe Fiorello) con le proprie famiglie. Il trasferimento è improvviso, rapido, non c’è nemmeno tempo di fare i bagagli, d’altronde la minaccia, intercettata dai Carabinieri dell’Ucciardone, è grave: un attentato contro i due giudici e i loro familiari partito dai vertici di Cosa Nostra.

È un’estate calda, come non se ne vedevano da tempo, e nella piccola foresteria di Cala D’oliva, i due magistrati e le loro famiglie vivono completamente isolati dalla piccola comunità di civili dell’Asinara, controllati a vista da una pilotina e dalle guardie penitenziare. Una condizione che non tutti riescono a sopportare.

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Così accade che Lucia (Elvira Camarrone), la figlia più grande dei Borsellino, cada lentamente in uno stato di così grande malessere che dovrà essere riportata a Palermo, dove Paolo, imponendosi ai suoi superiori, la accompagnerà.

Così accade che Manfredi (Giovanni D’Aleo), scosso anche da quello che è successo alla sorella Lucia, si avventuri in una fuga senza meta alla scoperta dell’isola, e verrà ritrovato in mezzo ai detenuti che distribuisce nutella e racconta barzellette.

Passano i giorni, ci si organizza, i rapporti a poco a poco fra tutti diventano più intimi, ed è come se quella vacanza obbligata desse modo ad ognuno di scoprire l’altro. Così trascorre un mese fatto di notti insonni, di sorrisi, di scherzi, di pensieri, una lunga, inaspettata tregua in attesa di riprendere il lavoro, in attesa che il ministero fornisca le carte per continuare la stesura dell’ordinanza-sentenza del maxi processo, il capolavoro di Falcone e Borsellino che affermerà una volta per tutte che la mafia esiste e ha un nome “Cosa Nostra”.

Finalmente le carte arriveranno, Paolo e Giovanni ricominceranno a lavorare giorno e notte e una nuova, sconosciuta armonia sembra nascere in quell’angolo di mondo, un’inedita serenità familiare che potrebbe durare anche per sempre.

Invece poi succede che rientrato il pericolo, arriva l’ordine di tornare di nuovo a Palermo. E, nello stesso modo improvviso in cui erano partiti, così all’improvviso devono ripartire. Tornare verso Palermo. Tutti verso l’inesorabile sorte che li colpirà nel 1992…

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