Pietro Sermonti racconta le novità del suo personaggio: “Alessandro quest’anno avrà una crisi, perchè gliene succederanno di tutti i colori; amo interpretare personaggi diversi da me“.
Giovedì 20 Aprile ha preso il via su RaiUno la seconda inedita serie della fiction “Tutto può succedere“, commedia familiare che nasce come remake della serie televisiva americana “Parenthood” di Jason Katims.
In queste tredici nuove serate seguiremo ancora una volta le vicende della caotica e frizzante famiglia Ferraro, capeggiata da Ettore (Giorgio Colangeli) ed Emma (Licia Maglietta), e dai loro quattro figli, due maschi e due femmine, molto diversi tra loro ma al tempo stesso molto uniti: Alessandro (Pietro Sermonti), Sara (Maya Sansa), Giulia (Ana Caterina Morariu) e Carlo (Alessandro Tiberi).
Alessandro, il primogenito, è sposato con Cristina (Camilla Filippi), dalla quale ha avuto due figli: Federica (Benedetta Porcaroli) e Massimiliano (Roberto Nocchi), chiamato da tutti Max, affetto dalla sindrome di Asperger. La coppia aspetta un terzo figlio, che nella prima puntata abbiamo scoperto essere una femminuccia.
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In questa seconda stagione scopriremo un Alessandro inedito. Il granitico fratello maggiore, la colonna portante della famiglia Ferraro, infatti, cederà inaspettatamente il passo ad un uomo più fragile e insicuro, in piena crisi professionale e personale, molto lontano dall’uomo, marito e padre che è sempre stato.
Nel pieno della burrasca, sarà suo fratello Carlo, il piccolo di casa, a tendergli una mano e a “salvargli la vita” con la più sorprendente delle proposte.
Nel corso di un’intervista a Raiplay, Pietro Sermonti ha avuto modo di raccontarci come è stato ritornare nei panni di Alessandro Ferraro e il rapporto con gli altri attori sul set della fiction.
Anzitutto, parlando delle novità che quest’anno riguarderanno il personaggio di Alessandro, Pietro Sermonti racconta:
“Il mio personaggio ha una crisi. Sono i personaggi più belli quelli che hanno delle crisi, e il mio personaggio ne ha svariate di crisi, e la detonazione è molto più forte perchè teoricamente è un personaggio molto tranquillo, solido, molto attendibile, e la cosa che io amo di questo personaggio è che invece sbarella perchè gliene succedono di tutti i colori. Io non so quanto posso dire, perchè in realtà noi stiamo parlando di un giallo…”
L’attore prosegue spiegando cosa gli piaccia di più nell’interpretare un personaggio che si allontana molto da lui e dai suoi modi di fare:
“Cosa che mi succede con Alessandro Ferraro, sopratutto per quanto riguarda il rapporto con mia figlia, non avendo io figli, è quando mi succede di fare cose che io non farei mai, dire cose che io non direi mai, e questo mi succede quando per esempio sono geloso di mia figlia per esempio, mi piace quello che succede ai personaggi quando si allontanano da me…”
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Parlando del suo rapporto con gli altri colleghi sul set, e in particolar modo il riscontro e la partecipazione che questi hanno nei suoi riguardi proprio in relazione al personaggio interpretato, Pietro Sermonti conclude dicendo:
“Io ho anche fatto Amleto, e mio zio non aveva ucciso mio padre con il veleno nell’orecchio, però il mio vero riscontro, rispetto alle scene da babbo, è il resto della troupe, i macchinisti, i registi, che di solito digrignando i denti mi dicono per esempio ‘Mia figlia si è presentata con uno ieri, gli volevo staccare un braccio’. Per cui, se io sento che c’è una partecipazione da parte della mia troupe nelle mie vicende di padre, penso che io stia facendo una cosa potabile, diciamo…”
La fiction, una coproduzione Rai Fiction-Cattleya, prodotta in associazione con NBCUniversal Internation Studios per la regia di Lucio Pellegrini e Alessandro Angelini, annovera nel cast, al fianco degli attori sopra citati, anche Matilda De Angelis, Tobia De Angelis, Fabio Ghidoni, Giulia De Felici, Giulio Beranek, Esther Elisha, Sean Ghedion Nolasco, Maurizio Lastrico, Alessandro Roja, Lorena Cacciatore, Ludovico Tersigni e Daniele Mariani.
