Guia Jelo, ardore siciliano in Il bello delle donne…alcuni anni dopo: la nostra intervista

Guia Jelo intervista
Guia Jelo

L’attrice apparirà nella serie di Canale 5 in un ruspante ruolo.

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Guia Jelo

Animo caliente e verace che esprime tutto il suo ardore e passionalità siciliani, Guia Jelo è un’attrice a tutto tondo che negli anni si è sempre cimentata con grande passione tra cinema, teatro e televisione e prossimamente la rivedremo anche nella nuova serie di Canale 5 Il bello delle donne…alcuni anni dopo in un ruolo ancora una volta totalmente cucito sulla sua personalità vulcanica e istrionica. Noi le abbiamo rivolto alcune domande per conoscere qualcosa di più di lei e del suo nuovo personaggio televisivo.

1 – Guia Jelo, tra poco ti vedremo nelle nuove puntate de Il bello delle donne su Canale 5: ci puoi parlare del tuo ruolo e di questa tua esperienza di set?

Ancora una volta con questo ruolo a tratti molto “commedia” posso ribadire la mia sicilianità che più siculo non si può ed io lo so, non lo nascondo, anzi la porto come una bandiera, sono fiera da sempre di essere siciliana, figlia dell’Etna. Ma parliamo di zia Colomba: un personaggio, nelle sue caratteristiche, a tutto tondo, quindi: zitella, attempata, acida ma simpatica, bigotta, antiquata e tirchia (aiuto tutto l’opposto di me!!!) ma pur nella sua raccontata modernità…. ancora una volta subisco l’invecchiamento e ovvio questo mi dispiace un po’, ma, nell’attesa prima o poi e prima di invecchiare troppo io stessa e senza trucco, di un futuro ruolo magari di belloccia e perchè no, mi godo la consapevolezza che la scelta di Alberto Tarallo e del regista Eros Puglielli è stata motivata concretamente dal loro apprezzarmi e dal loro riconoscere il mio talento. Io gliene sono molto grata e mi sento orgogliosa quindi di far parte della gloriosa scuderia Ares con cui ho fatto, sempre per Mediaset, molte fiction con dei bellissimi ruoli, in alcuni dei quali sono stata la mamma di Manuela Arcuri e anche di Gabriel Garko, anche perché io so che il loro metodo decisionale tra i vertici, compresa l’adorabile e molto in gamba Patrizia Marrocco, è sempre dettata da null’altro che il talento e le capacità interpretative e quindi la loro attenzione nei miei confronti, compresa la dichiarata ammirazione da parte del regista Eros Puglielli, che mi reputa un’attrice spiccatamente comica, per me ha un grande valore.

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Zia Colomba (vedi foto n.1) è la zia del personaggio interpretato dall’attrice protagonista Adua del Vesco, mia compaesana, una sicurezza più che emergente, già affermata, con cui c’è stato un sorprendente e per me prezioso affiatamento. La nostra medesima sicilianità è stata al servizio della riuscita dei nostri personaggi. Ed inoltre ho apprezzato con tutto il mio cuore la rispettosa attenzione alla mia anzianità che hanno avuto nei miei confronti sia Adua del Vesco che il soave Massimiliano Morra.

Tutto questo mi ha messo a mio agio e anziché farmi sentire “vecchia” mi ha fatto sentire forte e mi ha dato “amore”, quell’amore di cui io sono assetata, nell’ambito lavorativo (forse perché sono una single sola soletta e deve supplire….? ahaha). L’ho raccontato anche  ai miei allievi, infatti faccio numerosi stage di recitazione molto particolari e pieni di soddisfazione.

2 – Guia, un nome molto particolare: ha un significato, come mai questo nome?

Io mi sono sempre chiamata Guia, sin dal primo mese di gravidanza di mia madre (che me lo scelse!) quando lei ed anche mio padre desideravano che io fossi una femmina! Ma colpo di scena: mio padre, ad insaputa di mia madre, mi dichiarò all’anagrafe con i nomi della sua adorata suocera e di sua madre e cioè il mio vero nome è: Guglielmina Francesca Maria Jelo e per giunta anche con l’aggiunta del nostro predicato nobiliare che è di Lentini. Ma la cosa che vi voglio raccontare a proposito, riguarda il mio grande shock, quando a 7 anni già grandicella (sono andata tardi a scuola) ho appreso durante l’appello il mio vero nome. E’ stato un trauma che sono riuscita a superare solo in età molto avanzata, ed ora lo accetto con piacere anche perché il nome di mia nonna Guglielmina le è stato attribuito in onore di Guglielmo Marconi poichè lei nacque il giorno in cui lui ha inaugurato il telegrafo senza fili! Che magica cosa! Anche Bill Gates porta il mio nome…. 

Ma sappiate che Guia comunque non è un diminutivo, è un nome vero e proprio che i miei figli hanno dato anagraficamente alle loro figlie. Io ho addirittura due nipoti (vedi foto n.2) col mio nome (quello che io sento di avere realmente) e cioè Guia G. di anni 15, aspirante attrice ed atleta di pallanuoto (col ruolo di capitana) e Guia B. di 9 anni, aspirante gemmologa e cantante lirica.

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Guia Jelo e nipoti

3 – Hai fatto tantissimo teatro, tanta televisione ma anche cinema: cosa ti lasciano ogni volta queste tre esperienze molto diverse tra loro?

Ogni anno che passa, il mio sentimento, i miei umori, pulsioni e ansie nei confronti di queste tre facce del mio lavoro mutano, si trasformano, poichè io, sin da giovanissima, ho sempre cercato, nel mio lavoro, la mia evoluzione e con tenacia la mia determinazione nel restare pura…ma posso dire che tutti e tre mi lasciano la smania di fare di più (e non voglio dire di  avere di più, bensì di dare di più!) e di non perdere i traguardi e i successi ottenuti! Ma purtroppo le opportunità ti arrivano sempre da altri, dai “poteri” e da ciò che le circostanze con loro ti hanno concesso! E quindi, diciamo che il teatro mi lascia: nostalgia, emozione; la televisione: gioia, a volte compiacimento; il cinema: desiderio! tanto desiderio!

Ma tutte e tre: arte! 

4 – Nella nuova serie de Il bello delle donne c’è un cast ricchissimo e variegato: com’è lavorare con cosi tante donne e alcune grandi come la De Sio o la Cardinale?

E’ ovvio il compiacimento è grande di essere anch’io in un loro prodotto, sebbene non ho avuto modo di girare con loro (e quindi lavorarci a fianco ), datosi che eravamo in scene e/o episodi diversi! Ma la soddisfazione maggiore consiste nel fatto che con entrambe ci conosciamo e stimiamo immensamente da molti anni! Con Giuliana di tanto in tanto scambiamo quattro chiacchiere al telefono ed io ad ogni uscita di un suo prodotto la chiamo per elogiarla, come merita! Per non parlare della grandiosa Cardinale indimenticabile “mentore “della mia vita! Sappiate che lei mi vuol bene davvero ed io le sono molto grata per avermi accolto e ospitato a lungo nella sua villa a Roma negli anni 70, mentre lei aspettava la figlia Claudia Squitieri (che meravigliosi ricordi! e mentre ne parlo mi emoziono….) sostenendo la mia carriera, agli esordi! E con lei interpretai, infatti, il mio primo importantissimo film da giovanissima: “Corleone” con Lei ed anche Giuliano Gemma, Michele Placido con la regia di Pasquale Squitieri.

5 – Secondo te rispetto alle stagioni precedenti: che differenze ci sono nelle nuove puntate de Il bello delle donne?

Ovviamente i tempi sono mutati e c’è sempre quell’evoluzione (di cui parlavo prima a proposito di me) in tutte le cose. Ma considerando che, comunque, la vecchia edizione è stata un mito nella storia della televisione, come prodotto molto amato e molto seguito, sicuramente dei possibili miglioramenti della nuova edizione non ne risentirà, nel ricordo dei fans, quella antica.

Voglio dire però, a onor del vero, che secondo me questa nuova edizione si imporrà all’attenzione del pubblico in maniera più moderna, molto disinibita e perché non dirlo, anche un po’ spregiudicata in alcuni tratti forse…..pane per i miei denti!

6 – Un personaggio che ancora non hai interpretato e che ti piacerebbe molto fare?

Dovrei dire l’avvocato, anzi, come si deve dire oggi  l’avvocatessa, dato che avrei dovuto esserlo assolutamente nella vita per tradizione familiare, oppure una mistica, una santa dato che in cinema ho interpretato troppe “buttane” (la b non è un errore, è una sicilianità), ma, spudoratamente, dichiaro che, certamente con adeguato trucco, costumi, cure e quant’altro, mi piacerebbe finalmente interpretare la “strafiga”, attempata ma “strafiga”….ahahah

7 – Cosa guardi (se guardi) in tv di solito?

Che domanda? Ma si capisce, le fiction! Quasi tutte! Ed in ognuna di loro vorrei anche esserci…. di notte rigorosamente tutti i film sui vari canali (come ad esempio su Iris).

8 – Qualche anno fa hai partecipato anche a Un posto al sole: ci ricordi qual era il tuo ruolo? Che ricordi hai di quel set?

Meravigliosi e che spesso rimpiango nostalgicamente, sotto tutti i punti di vista, quello artistico e quello professionale (produzione, regia, colleghi, autori e audience). Anzi, ne approfitto per lanciare un appello alla Rai: perché non far tornare questo personaggio così particolare ed intenso? Ho interpretato infatti il ruolo di una vigilessa, simpatica, un po’ sexy ma umana e generosa (direi come me)….Ivana Flocco. Semmai, dato il passare del tempo, ora in pensione.

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9 – Prossimi progetti che ci puoi anticipare?

Oltre all’uscita de “Il bello delle donne” sono orgogliosa dei miei tre  prossimi film, che ho finito di girare in autunno. Primo: “La chiamavano Maryam” (vedi foto n.3), meraviglioso ed attesissimo film di Terence Hill come autore, regista e protagonista, dove io interpreto il ruolo di “zia Rosy”, la zia della protagonista (interpretata da Veronica Bitto), ruolo fondamentale per la storia (comico, drammatico e melanconico sul finale!). Dove ho avuto grande prestigio e molto amore e stima da parte di Terence! Grazie Terence!

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Guia Jelo e Terence Hill

Secondo: “Ninna nanna”, con Francesca Inaudi e con la regia dei bravissimi Dario Germani ed Enzo Russo, dove interpreto una dolce “nonnina”. Prodotto che non vedo l’ora di vedere in uscita. Terzo: “La divina Dolzedia” (vedi foto n.4) di Aurelio Grimaldi (autore e regista). Film sicuramente caposaldo della mia carriera futura prossima, in quanto ne sono con veemenza e a 360 gradi la protagonista assoluta dentro un tema particolarissimo e bizzarro, voluto fortemente dal maestro A. Grimaldi (con cui ho girato innumerevoli film e sfiorato la Palma d’Oro in terna a Cannes con “Le buttane” nel 1994), quello di un tipo di prostituzione affrancata totalmente da scene di sesso che sposa la cultura, finanche recitando ai clienti (come una particolare nave scuola) Dante Alighieri, Jacopone da Todi ecc..

Concludo raccontandovi della mia più grande felicità in quest’ultimo mio film: vi è anche un generoso cameo della mia amica del cuore, la donna con la D maiuscola la mia amata Simona Izzo.

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Guia Jelo e SImona Izzo

Intervista a cura di Giuseppe Ino per Teleblog.

 

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