"I miei 60 giorni all’inferno", la seconda stagione della docu-fiction che racconta la vita dietro le sbarre su Crime+Investigation

Crime+Investigation
Nicolai Lilin introduce le nuove storie
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Nicolai Lilin introduce le nuove storie

Torna uno dei programmi di maggior successo della scorsa stagione, I miei 60 giorni all’inferno, a partire da mercoledì 19 ottobre alle 22.00 su Crime+investigation (in esclusiva su Sky al canale 118).

Vero e proprio esperimento sociale, la serie che segue da vicino le vicissitudini di otto persone innocenti infiltrate sotto copertura in un penitenziario di massima sicurezza degli Stati Uniti, quello di Clark County (Indiana), per fare luce sulle lacune del sistema carcerario americano e sugli episodi di corruzione dietro le sbarre. L’importante novità della seconda stagione sono le video-pillole introduttive dello scrittore russo Nicolai Lilin, autore del best seller Educazione Siberiana dal quale è stato tratto il film omonimo diretto da Gabriele Salvatores.

Sette giorni su sette, ventiquattro ore su ventiquattro, le telecamere di Crime+Investigation seguiranno da vicino e senza censura l’esperienza degli otto partecipanti, che vivonoa stretto contatto con guardie e pericolosi criminali, tenuti assolutamente all’oscuro dell’iniziativa: stessi orari, stesso cibo e stesse regole. Tra i partecipanti troviamo: Ashley la moglie di Zac, l’ex marine protagonista della prima stagione; Monalisa, madre di una giovane ribelle finita dietro le sbarre e da quel giorno irrimediabilmente cambiata; Brian difensore d’ufficio fermamente convinto a stanare ogni forma di abuso di potere delle guardie carcerarie.

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