Quali programmi guardano gli stranieri in Italia?

spettatori stranieri

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Anche se per tanto tempo gli stranieri sono stati un cluster fin troppo sottovalutato dai pubblicitari, tanto che sono esclusi dal campione auditel poiché i nominativi di riferimento per queste indagini vengono estratti dalle liste elettorali (che, dunque, non contengono quelli non italiani), qualcosa sembra stia per cambiare. E, come spesso avviene, a muoversi in anticipo sono anche in questo caso i network privati, con Sky che da qualche tempo sta privilegiando una specifica attenzione nei confronti di questo segmento che, sostengono alcune analisi, “pesa” per circa il 7% degli abitanti nel nostro Paese.

La scarsa attenzione della tv pubblica e dei grandi network televisivi non satellitari è inoltre confermata dall’evidenza che – sostengono alcune altre contemporanee analisi – solamente un terzo degli stranieri afferma di trovare qualcosa di realmente interessante tra Rai, Mediaset e La7, distribuendo invece la propria preferenza in maniera frazionata tra il vasto portafoglio di canali Sky, e quelli minori del digitale terrestre.

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Le ricerche, recentemente rielaborate da Il Fatto Quotidiano, sostengono ad esempio che Rai 1 raccolga tra il 4% e il 5% dell’audience straniera, ovvero la metà di quanto avviene con gli italiani. Va sicuramente meglio a Canale 5, con una quota del 13% che è superiore a quanto avviene tra gli italiani. Italia 1 incassa invece l’8%, anch’essa sopra il dato nazionale globale: probabilmente in questo caso il merito va attribuito alla trasmissione di numerosi film blockbuster che possono incontrare dei gradimenti più ampi da parte di chi ha un gusto internazionale.

Risulta infine essere di particolare apprezzamento il fatto che gli stranieri non sembrano rifiutare la visione di programmi nazional-popolari italiani, come quelli condotti da una delle massime icone della tv commerciale italiana, Maria De Filippi. Insomma, complessivamente, le tv private (digitali e satellitari) sembrano ancora una volta aver intercettato più propriamente i gusti degli stranieri, proponendosi anche a questa vasta fascia di potenziale utenza in maniera più netta e dedicata. Considerato che la tendenza sta prendendo vigoroso piede proprio in questi mesi, c’è da scommettere che entro il biennio saranno diverse le novità rivolte proprio al cluster non indigeno…

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