La misteriosa lettera aperta a Piersilvio Berlusconi contro Mediaset

mediaset, piersilvio berlusconi
Piersilvio Berlusconi
mediaset, piersilvio berlusconi
Piersilvio Berlusconi

Libero quotidiano ha riportato una lettera aperta e anonima inviata dall’autore di un blog ilbiscionetv.it redatta insieme con altre persone che pare lavorino da diversi anni tra le fila Mediaset, si è poi ipotizzato potesse essere una persona che ha provato ad entrare nell’azienda di Cologno Monzese ma con scarsi risultati e da qui il suo livore nei confronti di Piersilvio Berlusconi e la sua conduzione dell’azienda. Di seguito alcuni stralci di questa lettera che al di là di chi possa essere stato e il motivo, in qualche modo interpreta il pensiero di tanti di noi spettatori che negli ultimi anni assistiamo alla morte cerebrale di un’azienda che fino a qualche anno fa rappresentava la differenza nel panorama televisivo italiano, era la tv commerciale creata dal nulla da un certo Silvio Berlusconi.

Una tv commerciale che dovrebbe essere moderna e invece non lo è, una tv commerciale ormai fredda, assente, disseminata di spot pubblicitari che stordiscono, annullano ogni possibile intelletto, una televisione una volta coraggiosa e creativa ora assoggettata totalmente all’auditel (eh si direte che è il mercato che lo richiede, lo so) e capace solo di copiare il vicino televisivo per poi non “affrontarlo” sullo stesso terreno, quello degli ascolti. Una televisione che ormai pensa solo a fare soldi facili!

[adsense]

Prima di tutto: Piersilvio, svegliati! Non tutti i top manager, i quadri, i dipendenti ti vedono come la persona e l’editore di riferimento, invece dovrebbe essere il contrario; gira per il 44, per il 46, per il 48, per gli studi, sii più vicino a quelle persone che, nonostante le difficoltà, continuano a rendere grande Mediaset e a credere in quest’impresa. Hai una sensibilità fuori dal comune, tante persone non lo sanno, dimostralo. Tantissimi dipendenti ti rimproverano il fatto di non essere presente e di essere poco fermo in certe decisioni; fai l’editore, tra “amore” per loro e fermezza con chi ti fa la bella faccia davanti (solo perché sei figlio di Silvio) e dietro te ne dice di tutti i colori. Hai le qualità e l’esperienza per mandare a quel paese chiunque tu voglia. Lo scandalo dei conti gonfiati doveva essere il primo baluardo della tua imposizione; il fatto, poi, che alla gestione del personale siano arrivati sei manager bocconiani non è giustificabile.

Bene investire in Premium, ottimo che la borsa ci premi, eccellente trovare partner, perché il futuro passa da lì; la pubblicità sta respirando un po’ meglio ma è ancora in grande affanno, 516 milioni dati a quel cattocomunista di De Benedetti sono difficili da mandar giù, gli investimenti sono necessari, gli stipendi (alti) dei manager vanno pagati, le radio vanno mantenute e consolidare se no diventeremo lo zimbello dei broadcaster a livello mondiale, ma non c’è futuro senza Canale5, Italia1 e Rete4. A fanculo i target, i compromessi con le star, i sotterfugi con i manager, le piccole emittenti che ci rubano l’1 o 2% di ascolti; andiamo oltre e almeno per le 3 reti pensiamo allo spettatore.

Già, pensiamo allo spettatore!

Comments

No comments yet. Why don’t you start the discussion?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.