Guido Caprino racconta il personaggio di Antonio Iovine in questa nuova fiction e la preparazione fatta per interpretare questo difficile ruolo…
Questa sera, lunedì 2, e domani sera, martedì 3 Novembre, andrà in onda su RaiUno la nuova fiction “Sotto copertura“, miniserie televisiva in due puntate che, ispirata ad una storia vera, racconterà la cattura e l’arresto del boss del clan dei casalesi Antonio Iovine ad opera della Squadra Mobile di Napoli, dopo una latitanza durata ben quattordici anni.
Protagonisti assoluti di questa fiction sono Guido Caprino e Claudio Gioè: il primo interpreterà il ruolo di Iovine, mentre il secondo sarà Michele Romano, primo dirigente della Squadra Mobile di Napoli.
Antonio Iovine vive una relazione con Anna Corradi (Dalila Pasquariello), giovanissima vivandiera che si prende cura di lui nel bunker in cui è nascosto.
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Anna è da ritenersi un un po’ complice e un po’ vittima del boss, fino a quando Iovine non la sprona a frequentare un giovane ragazzo, Emilio (Filippo Scicchitano), che non ha mai avuto contatti con la camorra, in modo da passare inosservata alla polizia che, dopo aver scoperto il suo legame con il criminale, sa bene che solo lei potrà essere la chiave determinante nell’individuazione del nascondiglio del camorrista.
Ispirata ad una storia vera, la cattura di Iovine, detto o’ ninno, rappresenta per tutti loro un’irrinunciabile occasione di riscatto.
L’arresto di Iavine è avvenuto cinque anni fa, nel 2010, e oggi il criminale è un collaboratore della polizia.
Nel corso di un’intervista a Rai.tv, Guido Caprino ha avuto modo di presentare questa nuova fiction e di raccontare il lavoro fatto per interpretare questo difficile personaggio.
Anzitutto l’attore ha spiegato come si è preparato per entrare nella psicologia del personaggio di Antonio Iavine:
“Raccontare un personaggio che vive sotto copertura, nascosto, costretto a latatare per mantenere la sete di potere in qualche modo. Mi interessava sapere quali fossero le contraddizioni, quali fossero le debolezze, le ossessioni, perchè essere latitante inevitabilmente credo che porti a delle ossessioni. Nella sceneggiatura c’erano delle sfaccettature molto importanti…”
L’attore, poi, spiega perchè, per lui, non faccia molta differenza interpretare un personaggio che sia realmente esistito o meno:
“Mi sono preparato stando a quello che c’era scritto, come per qualsiasi altro personaggio, il fatto che si interpreti un personaggio reale a volte non è così indicativo. Di Antonio Iovine, tra l’altro, in questo caso c’era poco materiale di repertorio, non ne esisteva in realtà, per cui non ho avuto tante foto, non l’ho mai visto muoversi, quindi non era nostra intenzione fare un’imitazione di Antonio Iovine. Nè tantomeno ‘sciommiottare’ e fare una figura del boss chichè…”
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La fiction, prodotta da a Lux Vide in collaborazione con Rai Fiction per la regia di Giulio Manfredonia, annovera nel cast, al fianco degli attori sopra citati, anche Raffaella Rea, Simone Montedoro, Antonio Gerardi, Antonio Folletto, Aisha Cerami, Iaia Forte, Antonio Milo, Giovanna Rei, Simone Bucalo, Alessio Lapice, Clotilde Esposito, Alessandra Costantini e Giuliana Simeone.
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