"D-Day, i giorni decisivi", il secondo conflitto mondiale raccontato da Tommaso Cerno

Il conflitto mondiale dagli aspetti inediti su Rai tre.

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D-day i giorni decisivi

D-Dai i giorni decisivi racconterà in quattro puntate in prima serata Rai tre dal 27 marzo tutti i retroscena anche inediti del secondo conflitto mondiale a settant’anni dalla sua fine, un evento che ha cambiato radicalmente gli anni a venire e che Tommaso Cerno direttore del Messaggero Veneto racconterà momenti, snodi, aspetti poco nodi della seconda guerra mondiale. Un racconto arricchito – puntata dopo puntata – dalla presenza di storici e studiosi di assoluto valore, con preziosi testimoni dei fatti e con commentatori all’apparenza “eccentrici” ma capaci di proporre nuovi spunti di riflessione. Ospite fisso, invece, Paolo Mieli che aiuterà a capire e a sciogliere i nodi più ingarbugliati della Storia. E non mancherà – in questo lavoro di scavo e di riscoperta – anche un Inviato nella storia, Fabio Toncelli, che andrà fisicamente in luoghi fortemente simbolici di quanto raccontato in studio, luoghi che però la Storia stessa nel suo impietoso trascorrere a volte ha cancellato, come nel caso del bunker di Hitler sotto la Cancelleria.

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Primo appuntamento venerdì 27 marzo con Hitler e Mussolini. Appuntamento con la morte, un dettagliato countdown degli ultimi giorni di vita del fuhrer del nazismo e del duce del fascismo. Obiettivo, poi, su uno dei momenti cardine della storia della Seconda Guerra mondiale ovvero Quell’estate del ’43, i mesi cruciali che vanno dalla riunione del Gran Consiglio alla liberazione di Mussolini dal Gran Sasso. La terza puntata sarà, invece, dedicata al racconto dell’Italia in guerra – con tutto il suo carico di faciloneria e arroganza – ma anche degli atti di eroismo, del mito a volte vero a volte consolatorio di ‘italiani, brava gente’ e, infine, delle sofferenza subite dai civili quando l’Italia diventa essa stessa un campo di battaglia. Nell’ultima puntata si parlerà delle armi segrete vere o presunte, quelle che sono state in grado realmente di incidere sull’andamento della guerra e quelle propagandate solo a uso e consumo del fronte interno.

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