Michele Santoro e la guerra tra talk show uguali

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Michele Santoro contro i tanti talk show fotocopia.

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Dopo le ultime parole rilasciate da Michele Santoro a Il fatto quotidiano a ridosso del suo ritorno a La7 con Servizio Pubblico, gettano nuove ombre e nuove riflessioni sulla salute dei talk show della televisione italiana: ne siamo strapieni almeno come se non di più dei programmi di cucina e di pasticceria, la cosa peggiore è che pressapoco sono identici, non si sa chi imita chi e se da un lato la spiegazione di tanti talk show spesso rumorosi e noiosi, fatte le dovute eccezioni ovviamente, è perchè costano poco e riempiono facilmente i palinsesti dall’altra c’è ormai una stanchezza nel pubblico che spesso si aspetta reale e chiara informazione e invece in cambio ottiene solo urla e litigi.

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La crisi dei talk show viene segnalata e sottolineata anche dallo stesso Santoro di cui molti di questi programmi lo possiamo dire ne sono un pò figli e cosi il giornalista ha dichiarato che questo sarà l’ultimo anno per Servizio pubblico. Purtroppo questo denota quanto la televisione italiana sia sempre più in crisi di idee ma io credo proprio in crisi di coraggio nello sperimentare cose nuove assuefando quindi anche i telespettatori a trovare sempre gli stessi tipi di programmi, altro brutto vizio della tv è quello di inflazionare generi e sotto generi fino alla nausea spremendoli come limoni. Ma ecco cosa ha scritto Santoro a riguardo:

l dibattito sulla crisi del talk, tuttavia, nasconde l’impoverimento progressivo della tv che è seguito al quasi monopolio del ventennio berlusconiano, l’impoverimento del nostro sistema industriale, l’impoverimento della nostra democrazia, l’impoverimento culturale dei grandi editori e più in generale della nostra classe dirigente.

L’overdose dei cosiddetti talk non mette soltanto a nudo la stanchezza di un genere. Anche con i reality il pubblico aveva subito una vera e propria aggressione, ma quando ha cominciato a stancarsi, sono stati subito sostituiti da altri programmi. Ma mentre i reality costavano, cosa ci può essere di meno costoso e di più facile da realizzare di un talk? Un altro talk. Così assistiamo all’incredibile paradosso di un calo della domanda del pubblico a cui corrisponde un’incredibile moltiplicazione dell’offerta.

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