Giffoni film festival, Marco D'Amore e Salvatore Esposito: il futuro dopo Gomorra e le polemiche

Giffoni film festival, Marco D'Amore e Salvatore Esposito: il futuro dopo Gomorra e le polemiche

Giffoni film festival, Marco D'Amore e Salvatore Esposito: il futuro dopo Gomorra e le polemicheHo deciso di produrre un film da solo a Casale Monferrato sulla tragedia dell’Eternit. Ce la farò e il prossimo anno tornerò qui a Giffoni a presentarlo, Marco D’Amore, ospite oggi del Giffoni Experience, insieme al collega Salvatore Esposito, parla con determinazione dei progetti futuri dopo Gomorra – La Serie. Le riprese del lungometraggio inizieranno in autunno sotto la regia di Francesco Ghiaccio e la produzione de La piccola società, realtà di produzione teatrale e cinematografica nata nel 2004 dall’incontro tra Marco D’Amore e Francesco Ghiaccio. Un posto sicuro, questo il titolo del film, un affresco amaro del disastro ambientale causato dalla fabbrica dell’Eternit.

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Sarò anche il protagonista del nuovo film di Edoardo De Angelis, ‘Perez’, al fianco di Luca Zingaretti e nel film ‘Alasca’ di Claudio Cupellini (Una vita tranquilla, Lezioni di cioccolato), con Elio Germano ha proseguito D’Amore. Scenario del film sarà Napoli, nello specifico ilCentro Direzionale, che ospiterà il set di questo thriller made in Italy. Per Esposito, invece, molte proposte legate al suo ruolo che ha avuto in Gomorra. Ho avuto diverse proposte legate a personaggi molto simili a Genny Savastano. In Gomorra in realtà ho interpretato due personaggi diversi, nel corso della serie c’è stata un’importante evoluzione per Genny ma le proposte sono tutte per personaggi legati al territorio. Il limite del cinema italiano è andare spesso a ritroso.

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E’ assurdo pensare che Gomorra sia solo un luogo geografico, è un luogo della coscienza con cui fare i conti. Gomorra è in ogni angolo del mondo, ha proseguito Marco D’Amore, Sky ha corso dei rischi producendo Gomorra – La Serie, per l’opinione pubblica, per la critica, per i luoghi dove abbiamo girato – ha proseguito l’attore – ma la produzione e tutto il cast si sono stretti attorno al progetto. Il problema è che le cose buone non fanno notizia – ha aggiunto Esposito – Nessuno dice che quando abbiamo girato nei luoghi più bui della campania, la gente del posto ci ha accolto con applausi, collaborazione, affetto, caffè. Non è tutto marcio.  In un mondo che va a 1000 all’ora non si può più parlare di buoni e cattivi, – ha sottolineato D’Amore – non c’è più una divisione netta tra bene e male. E, sul fatto che la RAI, non abbia prodotto serie come questa Esposito ha detto: Paragonare ‘La Piovra’ a ‘Gomorra – La Serie’ significa cancellare 20 anni di storia e di televisione italiana. La Rai dice che non farà serie con eroi negativi, ma in realtà i nostri personaggi, sono negativi ma non sono eroi.

Per formazione culturale tendo ad attenermi solo ai fatti dopo averli accertati. Riccardo Tozzi ha parlato come produttore, io non parlo di ipotesi ed illazioni. Le frasi scritte sono state estrapolate da un discorso più ampio, parlerò quando saprò i fatti. Così Marco D’amore, è intervenuto anche ulle polemiche scoppiate in questi giorni riguardo la notizia che la casa di produzione possa aver subito estorsione per l’affitto dei locali della villa dove si sono svolte le riprese della serie.

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