Cuore ribelle, anticipazioni dal 30 giugno al 4 luglio 2014

Cuore ribelle, anticipazioni dal 30 giugno al 4 luglio 2014

Cuore ribelle, anticipazioni dal 30 giugno al 4 luglio 2014Roberto convince i braccianti a ribellarsi contro gli uomini al potere. Ma viene scoperto da Melgar che decide di riportare il tutto ad Olmedo e Alvaro. Tomas, il padre di Roberto, scopre la faccenda e cerca di dissuadere suo figlio. A casa di Don German fervono i preparativi per la grande cena: finalmente Martina verra’ presentata agli amici del suo futuro sposo. Carmen prepara la cena per la grande serata che le fara’ tornare alla mente ricordi del passato. Il capitano Olmedo è concentrato nel preparare l’incontro con Carranza e i suoi uomini, incontro nel quale darà loro dell’oro in cambio della liberazione dello zio di Sara, Richard. Il capitano sceglie di servirsi anche di Melgar, un malvivente, il cui compito e’ quello di sparare a Carranza non appena questi abbia consegnato Richard alle guardie civili. Nel frattempo, ordina a Miguel di fare in modo che Sara non si intrometta in questa faccenda.

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Miguel decide allora di chiudere Sara nella sua stanza presso la locanda della Maña, ma la giovane, grazie all’aiuto di una ragazza della locanda, riesce a scappare e giungere sul luogo dello scambio. Purtroppo, sebbene Richard venga liberato, il piano del capitano Olmedo per eliminare Carranza fallisce e, nella sparatoria che si produce, Miguel resta ferito. Molti degli uomini di Carranza lo abbandonano perche’ la situazione è diventata troppo rischiosa e Carranza decide di sciogliere la banda…

In casa Montoro, Alvaro tenta di convincere suo padre German a cambiare i metodi di produzione sostituendo gli uomini con le macchine, e quando il padre non si dimostra d’accordo, Alvaro gli svela che alcuni dei suoi lavoratori stanno organizzando una sommossa. German, incredulo, decide di scoprire di chi si tratta e viene così a sapere che l’ideatore della sommossa è Roberto, il quale spiega che le ragioni di tale presa di posizione risiedono nel maltrattamento che hanno ricevuto quando la tenuta era in mano a Alvaro durante il periodo di assenza di German. Quest’ultimo si arrabbia quindi con il figlio. Infine, Martina convince Eugenia a seguirla alla taverna di Pepe, cosa che la ragazza non ha mai osato fare…

In seguito al rapimento subito, Richard decide che Arazana è un luogo troppo pericoloso e che lui e Sara dovranno tornare in Inghilterra quanto prima. Nel frattempo, la famiglia di Roberto fa i conti con lo spirito rivoluzionario del ragazzo che, dopo aver disobbedito a don Germán, organizza un incontro alla taverna con altri lavoratori insoddisfatti per organizzare una rivolta. Sara racconta a Peralta il suo progetto di scrivere un romanzo sulle sue esperienze di Arazana e si reca da Miguel per dirgli addio…

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Don Germán guarda con favore al carattere focoso di Roberto fugando così le paure di Carmen e si impegna a cominciare una coltivazione di tabacco cubano. Intanto, Chato si riunisce a Carranza e Juan incontra Marcial; insieme parlano di riunirsi di nuovo in una banda. Padre Dámian fa visita a Pepe alla taverna e lo trova svenuto. Temendo per la salute del suo amico, il curato si offre di preparargli il “tonico di frate Cipriano” per rimetterlo in sesto. In seguito, alla locanda della Maña, Álvaro confida a Olmedo la propria frustrazione per l’irriconoscenza di suo padre e lo sollecita a intervenire contro i braccianti rivoltosi. Riuscirà a distoglierlo dal suo vero obiettivo, ossia la cattura di Carranza?

1 Comment

  1. Rossella

    Questa sceneggiatura mi fa venire in mente un v-log molto simpatico -che peraltro ho appena finito di seguire- il videoreality della giornata di una coppia di ragazzi meridionali. Mentre parlavano del più e del meno il discorso è caduto sulla scuola – complici gli esami di maturità che sono ancora in corso- quindi hanno detto la loro sulla scuola e mi hanno fatto pensare che è molto importante la buona fede di si affida alla rete per trarre delle conclusioni sui nostri stili di vita e sul nostro pensiero circa le istituzioni. Infondo loro criticavano la rigidità di alcuni insegnanti e i “particolarismi” che come sappiamo finiscono per avere una funzione disgregatrice all’interno del gruppo classe che di fatto è un organismo non differisce da tutti gli altri organismi. Se fossi un politico non mi legherei al dito un discorso fatto da ragazzi, peraltro condivisibile nella misura in cui quelle idee saranno passati nella mente di tutti gli studenti. E’ chiaro che questi concetti andrebbero contestualizzati: in primo luogo c’è l’informalità del contesto e poi la piega che ha preso la storia del nostro continente finisce per ridimensionare la portata di questi messaggi. Che dire? Ambasciator’ non porta pena… mi rendo conto che sembra strano constatare che non siamo gelosi del nostro privato e dei nostri affetti, ma dipende da che punto di vista si guarda la cosa. Se una persona non è prevenuta penserà che viviamo la nostra giovinezza come una sorta di terza età… anche quando penso che le vie della gelosia sono infinite! Secondo me ci sono ancora paesi in cui il perfezionismo non è difetto, ma quando andavo a scuola – negli anni novanta- il “signora, sua figlia non vuole fare brutta figura!- era un complimento… boh!

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