Lang Lang diretto da Sir Antonio Pappano su Rai 5 il 6 marzo 2014

Lang Lang diretto da Sir Antonio Pappano su Rai 5 il 6 marzo 2014

Lang Lang diretto da Sir Antonio Pappano su Rai 5 il 6 marzo 2014È stato recentemente nominato da Ban Ki-moon Messaggero di pace delle Nazioni Unite; il “Time” lo ha incluso tra le 100 persone più influenti al mondo; 40 milioni di bambini cinesi hanno iniziato a suonare il pianoforte ispirati da lui; le immagini della sua performance con i Metallica agli ultimi “Grammy’s” hanno fatto il giro del mondo.

È il pianista cinese Lang Lang, protagonista del concerto trasmesso su Rai5 giovedì 6 marzo alle 21.15, registrato il 1° marzo all’Auditorium Parco della Musica di Roma per la stagione dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. In programma lo spettacolare e iper-vistuosistico Concerto per pianoforte e orchestra n. 3 di Sergej Prokof’ev, recentemente inciso da Lang Lang con grande successo di critica. Sul podio dell’Orchestra di Santa Cecilia il Direttore Musicale Sir Antonio Pappano, che propone anche l’Ouverture dell’opera “Dinorah” di Giacomo Meyerbeer e la Sinfonia n. 3 di Camille Saint-Saëns.

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Ho un meraviglioso rapporto con il Maestro Pappano e l’Orchestra di Santa Cecilia – dice Lang Lang – abbiamo suonato insieme altre volte ed è stata un’esperienza entusiasmante. Sono molto impaziente di eseguire con loro il Terzo concerto di Prokof’ev, perché in questo brano l’orchestra gioca un ruolo fondamentale: c’è un vero rapporto di partnership tra il solista e la compagine sinfonica. È anche un pezzo molto adatto a una grande sala come quella dell’Auditorium Parco della Musica: la ricca partitura orchestrale e l’esplosiva parte pianistica necessitano di un ampio spazio. Sarà un bellissimo ‘match’!”.

Il concerto, come di consueto, è introdotto Petruška presenta, nella quale Michele dall’Ongaro presenta il programma musicale della serata e il profilo degli artisti protagonisti.

1 Comment

  1. Rossella

    Raiuno è molto debole sotto questo punto di vista, però il maestro Pavarotti è stato unico nel suo genere quando in tempi non sospetti ha creduto nella contaminazione di generi. Penso che ad oggi aprire una manifestazione con una sua esibizione significherebbe ancora sbancare l’auditel, ultimamente ho riascoltato “Il nessun dorma” di un concerto del 1994 a Los Angeles e quell’interpretazione a distanza di 20 anni aveva un non so che di assolutamente contemporaneo.

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