La penultima doppia puntata de Il tredicesimo Apostolo 2 ci ha regalato due nuovi casi e soprattutto la vita di coppia di Claudia (Claudia Pandolfi) e Gabriel (Claudio Gioè). I due sono ormai una coppia, o almeno ci provano visto che Gabriel ha deciso di lasciare la Chiesa e lo ha comunicato a Padre Isaia che gli ha dato la sua benedizione.
Il suo unico obiettivo è quello di salvare la Chiesa e la decisione di Gabriel gli sembra saggia.
Nella prima puntata dal titolo “L’uomo nero“, una vecchia amica di Claudia ha dei disturbi del sonno e così, su consiglio del marito, chiede aiuto proprio alla psichiatra che capisce subito che i suoi problemi sono legati al rapporto con la madre e ad una situazione di stress che le ha scatenate vecchi incubi, ovvero le visioni dell’uomo nero che sembra prendere ordini proprio da lei.
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Questa strana ombra fa del male al suo collega, reo di averle rubato un caso, e poi a Claudia, rea di scavare nel suo passato. Come se non bastasse, la psichiatra si reca a casa della sua famiglia per scoprire che la madre non è morta ma è solo vittima di una malattia mentale.
I legami con lo strano uomo vengono spiegati proprio da una sorta di incidente che Claudia ha nel capanno dove l’amica veniva rinchiusa da piccola dalla madre. Lei e Gabriel iniziano una corsa contro il tempo per scongiurare il peggio ma non ci riescono. L’ombra ha ucciso il marito della donna, reo di volerle portare via la bambina per evitare il peggio.
Su richiesta di Claudia, Gabriel usa il suo potere, oltrepassa la porta e salva l’uomo.
Serventi, intanto, scopre che Gabriel ha lasciato la Chiesa e questo lo preoccupa molto. La figlia, invece, è seriamente convinta che per l’ex parroco ci sia un’altra strada da percorrere.
Nella seconda puntata dal titolo “Il pianto del demonio“: una medium e una donna si trovano nelle catacombe di Sant’Agata alla ricerca di un bambino “smarrito”. Le due seguono quello che sembra essere un pianto ma senza successo.
La donna chiede a Gabriel di occuparsi del caso perchè crede che il bambino sia nato per satana. Dopo molte insistenze anche da parte della madre del bambino, Miriam, Gabriel chiede a Claudia di accompagnarlo nelle catacombe dove un suo ex collega è morto proprio qualche ora prima.
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I due seguono quello che sembra essere il pianto di un bambino ma capiscono che si tratta solo di vento proveniente da una fessura nella roccia. Claudia lo dice subito a Miriam che sembra delusa dall’epilogo, lei era convinta che suo figlio fosse ancora vivo e che la famiglia del marito glielo abbia portato via.
La donna continua a pensare a suo figlio fino a che non trova uno strano foglio con sopra quello che sembra un albero genealogico con una serie di bambini, di nome Angelo, morti in vari momenti.
Miriam è vittima di un incidente e così Claudia e Gabriel si recano in ospedale ma non riescono a vederla. La donna, al suo risveglio, affronta il marito che nega tutto e finge si sia trattato di un incubo.
Gabriel scopre che dietro tutto questo si nasconde una setta satanica dedita ai sacrifici umani: il figlio di Miriam è in mano a dei pazzi, con il rito dell’incarnazione, la setta potrebbe uccidere il bambino al primo anno di età per ingraziarsi satana. Gabriel affronta la famiglia di Miriam mentre quest’ultima viene portata via dall’ospedale da Claudia e può riabbracciare suo figlio.
Nel finale, Gabriel si prepara per l’incontro che lo scioglierà dal suo impegno con la Chiesa e da appuntamento a Claudia ma non si presenterà. Alonso è stato colpito a morte e una volta in ospedale lo spinge verso quella che era la sede di una “setta” legata a Serventi.
Quest’ultimo ha nelle mani Claudia grazie all’intervento di Rebecca.
Isaia, intanto, continua le sue indagini su Serventi.
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