Dopo 8 appuntamenti siamo giunti al termine di questa fiction basata, anche se non ufficialmente, sull’ascesa del clan dei Casalesi.
Il Clan dei Camorristi ci lascia così, con oltre 4 milioni e mezzo di telespettatori e uno share del 17%, con la speranza che è possibile vincere le battaglie ma che la guerra alla mafia continua ma continua senza il nostro Giudice Esposito (Stefano Accorsi) che alla fine sceglie la sua famiglia e torna con la moglie e il figlio a Torino.
Più di una volta, durante la puntata, abbiamo pensato che per Andrea sarebbe arrivata la fine ma così non è stato e il finale ci ha aperto il cuore con la vittoria del bene, anche se parziale, e la sconfitta del male, incarnato perfettamente dal Malese o meglio Giuseppe Zeno che nella puntata di ieri è stato addirittura meglio delle precedenti.
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La corsa all’arresto del Malese continua ma le cose per il giudice e il suo team si mettono male quando il boss chiede a D’Angelo (Gianluca Di Gennaro) di convincere il killer di Don Palma a costituirsi per l’omicidio e così screditare Capuano che diventa inattendibile. Il killer, infatti, dichiara di aver ucciso il prete su richiesta di Capuano mentre O Malese era all’oscuro di tutto.
Andrea chiede di vedere Capuano spingendolo a dire altro, come dove si trova il suo storico amico. Il pentito, però, fornisce al giudice una serie di nomi di politici e potenti che fanno il filo alla camorra e questo porta le indagini fino al futuro onorevole Sorrentino che, però, riesce ad uscirne pulito usando la stampa.
Intanto, Capuano viene rinchiuso in un appartamento accompagnato dalla scorta di cui fanno parte anche Gennaro, e su richiesta di Patrizia, il nostro Adriano. D’Angelo, però, scopre dove si trova Capuano e chiede all’ex amico di ucciderlo altrimenti Patrizia sarebbe morta per mano sua. Il giovane Gennaro ci prova ma Adriano riesce a fermarlo ma l’unica strada possibile adesso è raccontare tutto al giudice.
Gennaro finisce in carcere preventivo e poi in libertà provvisoria fino al processo mentre Patrizia decide di lasciare la città.
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Andrea riesce ad uscire vivo da un attentato grazie alla soffiata di uno degli uomini di O Malese, forse D’Angelo, proiettato verso la conquista della parte di affari che sarebbe spettata a Capuano. Il boss, intanto, continua a rimanere chiuso nel suo bunker e a vedere la moglie diventata il suo vice e il suo portavoce ma la sua condizione non dura molto.
Gli inquirenti gli sono ormai alle costole e il nostro mitico duo, Notarangelo e Mara, arriva presto al nascondiglio del boss e, dopo l’arrivo del giudice, riescono a portare a termine lo storico arresto.
O Malese muore in carcere per mano di due detenuti che lo accoltellano, Capuano finisce in una campagna sperduta a fare la vita del collaboratore di giustizia mentre Andrea torna a Torino con la sua famiglia…
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