Riassunto degli episodi di “Ris Roma — Delitti Imperfetti” andati in onda giovedì 22 Aprile.
Primo episodio: L’uomo a pezzi.
Una donna viene avvistata sulla riva del Tevere mentre si spogliava: i Ris, dopo aver trovato nella zona alcuni suoi indumenti, credono che si tratti di Lili Paravidino (Maria Chiara Augenti) con la possibilità che possa essersi suicidata, ma Lucia (Euridice Axen) si mostra poco convinta a riguardo.
Ghiro (Fabio Troiano) si trasferisce nella sua nuova abitazione e si fa accompagnare da Costanza (Mary Petruolo), evidentemente delusa per il suo trasloco.
[adsense]
I Ris indagano sulla scomparsa di un uomo, Marcello Valenti. Nel frattempo, gli stessi perquisiscono una zona in cui venivano rilasciati dei bidoni tossici. Qui trovano il piede di un cadavere in fase di decomposizione: secondo Flavia (Jun Ichikawa) il resto del corpo è stato sotterato da alcuni animali, quindi grazie ad uno sciame di mosche trovano i restanti pezzi del corpo del defunto, tutti tranne la testa.
httpv://www.youtube.com/watch?v=fbVHZBw2q2Q
Analizzando la mano del cadavere, i Ris trovano le tracce di un anello, lo stesso che nella scena successiva tiene in mano Lili Paravidino. Cosa ha in mente di fare adesso?
Per risalire all’identità della vittima e capire quando è stata uccisa, i Ris hanno bisogno di trovare la sua testa. Flavia, a quel punto, propone di trovare il tasso che secondo lei possa averla sotterata.
I Ris perquisiscono il covo in cui Marcello teneva le sue armi da fuoco e qui vengono trovate delle tracce di sague, oltre ad alcuni frammenti del mirino di un fucile.
Mentre Lucia fa una gita in barca insieme a Guido (Claudio Castrogiovanni) e Rosanna, Ghiro e Costanza trovano la tana del tasso in cui è sotterrata anche la testa della vittima: l’avvocato Egidio Fossi. Nello stesso istante vediamo Lili Paravidino fare una telefonata che ci fa chiaramente capire come dietro l’omicidio ci sia proprio lei.
I Ris si recano nella residenza dell’avvocato e scoprono che Achille Vasto era uno dei suoi clienti: ascoltando i messaggi in segreteria, i carabinieri credono che uno di questi sia stato lasciato proprio da Achille, in quanto Fossi gli aveva proposto di costituirsi.
httpv://www.youtube.com/watch?v=zJ2yK0gFP-8
I Ris interrogano Franco Lo Giudice, l’ultimo uomo che Marcello aveva incontrato prima di sparire: l’uomo confessa che Vitale lo aveva contattato perchè voleva gli consegnasse un fucile e un mirino da lui richiesti.
Bartolomeo controlla i tabulati di Lo Giudice in modo da poter risalire al cellulare di Marcello: probabilmente quando è stato rapito aveva il cellulare con sè. I Ris trovano così il corpo di Valenti, privo di vita, in una discarica, colpito proprio dal proiettole che lui aveva richiesto.
I Ris, a quel punto, interrogano nuovamente Franco Lo Giudice che a quel punto confessa di avergli procurato il fucile e il mirino perchè aveva bisogno di soldi, soldi che lui non voleva più dargli quando si rese conto che il mirino era danneggiato. I due, quindi, ebbero una discussione, ma Lo Giudice precisa di non averlo ucciso.
I Ris, intanto, scoprono che la voce del messaggio in segreteria coincide con la voce di Achille Vasto, oltretutto vengono trovate le sue tracce di sangue: ad uccidere l’avvocato è stato proprio lui…
httpv://www.youtube.com/watch?v=PgLddQyR3mA
[adsense]
Secondo episodo: Fuoco dal cielo.
Guido scopre che ad uccidere Marcello Vitale non è stato Franco Lo Giudice, in quanto l’orario della morte della vittima coincide con la visita in ospedale di Lo Giudice per via della chemioterapia: ad uccidere Vitale sono stati due uomini, gli stessi ripresi dalle telecamere di sorveglianza di un negozio d’armi mentre stavano rubando, incappucciati, lo stesso mirino che la vittima cercava.
I Ris, intanto, indagano sul caso di omicidio del Presidente Donatelli, uccisso nel suo ufficio con un tagliacarte.
Lucia incontra il Giudice Bramante, ovvero il giudice che aveva fatto condannare Vasto, ma questi viene improvvisamente ucciso da un’arma da fuoco.
I Ris credono che ad uccidere il Giudice Bramante sia stato proprio Vasto, ma devono capire da dove sia partito il proiettole. Lucia osserva che un primo proiettole sparato dall’assassino ha colpito Bramante, un secondo la sua guardia, mentre un terzo è andato a vuoto. La Brancato e i colleghi trovano il proiettole, che porta la firma AV di Achille Vasto come se l’avesse creato lui, mentre Ghiro ricava la traiettoria da cui è stato sparato il proiettole.
Lucia e Bartolomeo (Marco Rossetti) si recano nel posto ed intuiscono che l’assassino ha usato un fucile di precisione a lunga distanza, ed inoltre vengono trovate delle doppie impronte: il killer aveva un complice.
Il medico legale, dopo autopsia al presidente Donatelli, conclude che non è stato il tagliacarte a provocare la morte della vittima, in quanto prima era stato avvelenato gradualmente.
I Ris scoprono che Donatelli aveva un’amante, nel suo pc infatti viene trovata una mail ricatto con un video che li ritraeva insieme, video che lei aveva intenzione di far vedere alla moglie di lui.
Analizzando alcune foto trovate all’interno del pc dell’avvocato Fossi, Ghiro scopre che il complice di Vasto è proprio Lili Paravidino.
Emiliano (Primo Reggiani, qui la nostra intervista) scopre che la mail ricevuta da Donatelli è stata inviata dall’ufficio accanto, ovvero dall’amministratrice delegata: l’amante era lei. La donna, messa alle strette, confessa.
Viene interrogato un ex compagno di cella di Vasto che, secondo i Ris, potrebbe avergli insegnato come crearsi i proiettoli. I Ris si recano nella sua abitazione, ma questi vedendo i carabinieri tenta di scappare. L’uomo viene fermato e portato al Reparto Investigazioni Scientifiche dove, messo alle strette, confessa dove si trova Achille Vasto.
I Ris si recano sul posto, ma sia Lili che Vasto sono già fuggiti. Qui è presente un enorme poster che ritrae Lucia Brancato, il cui volto è circonscritto da un mirino: la prossima vittima è chiaramente lei…