Mag-Series intervista Ignazio Oliva, attore di "Tutti pazzi per amore 2": "Mi piace girare dei documentari da regista" – "In futuro mi piacerebbe interpretare un nazista o un violento"

Mag-Series intervista Ignazio Oliva, attore di "Tutti pazzi per amore 2": "Mi piace girare dei documentari da regista" – "In futuro mi piacerebbe interpretare un nazista o un violento"

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Mag-Series ha avuto l’onore e il piacere di intervistare Ignazio Oliva, attore dalla ricca carriera professionale alle spalle, ma anche regista di alcuni documentari.

In queste settimane lo stiamo vedendo su RaiUno nella fiction “Tutti pazzi per amore 2“, nel ruolo di Marco, editore di Laura Del Fiore (Antonia Liskova), che creerà non poco scompiglio nel rapporto tra lei e Paolo (Emilio Solfrizzi).

Vediamo insieme cosa ha risposto l’attore alle nostre domande…

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Mag-Series: Domanda di rito: Chi è Ignazio Oliva? Presentati ai lettori di Mag-Series.

Ignazio Oliva: Sono un attore, ho 39 anni sono Genovese (e genoano) di origine ma con sangue pugliese (terra che amo molto). Ho un figlio di 4 anni e spesso per piacere e per curiosità giro dei documentari da regista.

Mag-Series: Ti sei laureato in Scienze politiche con indirizzo sociologico presentando una tesi sull’organizzazione ambientalista Greenpeace. Sei riuscito, in qualche modo, ad esprimere questa tua passione ambientalista, magari con i documentari di cui sei tu stesso regista?

Ignazio Oliva:
Documentari sull’ambiente no ma da anni collaboro con una O.N.G. che si occupa di bambini di strada in Kenya e Zambia. L’organizzazione si chiama AMANI (www.amaniforafrica.com) e con loro ho fatto molte esperienze di volontariato che spesso si sono tradotte in documentari.

Mag-Series: Hai studiato recitazione presso il Teatro Cinque di Milano e il Piccolo Teatro di Campopisano di Genova, oltre che all’estero. Quando hai capito di voler intraprendere questa strada?

Ignazio Oliva: Direi quando ho realizzato che potevo viverci, non a caso ho portato avanti due cose insieme (l’università e il teatro) perchè non sapevo se sarei riuscito a fare l’attore e a vivere di questo.Per ora mi è andata bene…

Mag-Series: Hai recitato a teatro in diversi spettacoli per poi debuttare nel mondo della televisione e del cinema. Quali sono le difficoltà che oggi un attore deve affrontare prima di potersi affermare?

Ignazio Oliva: Le difficoltà sono tante: è un lavoro molto precario, io credo molto nello studio, nella preparazione ma poi non è detto che basti. Sono innumerevoli le variabili di questa carriera: il talento, le occasioni, le distribuzioni dei film che fai(magari non esce o esce male), un buon agente oppure cose del tipo: al regista piaci e ti ha scelto ma la “rete”, ovvero i produttori televisivi, preferisce nomi di attori più noti al pubblico televisivo…a me è capitato ed è triste. Quindi in conclusione è un lavoro difficilissimo che in verità non consiglierei a mio figlio di intraprendere, troppi fattori che esulano dalla formazione e dal talento.

Mag-Series:
Nel film “Onde“, film d’esordio di Francesco Fei, hai interpretato il ruolo di Luca, un musicista cieco, e hai vinto diversi premi come miglior attore. Come ti sei preparato e cosa hai provato nell’interpretare un ruolo del genere? Come ti prepari quando devi interpretare un nuovo ruolo?

Ignazio Oliva: Ci sono due piani di approccio ad un personaggio: quello psicologico e quello fisico e sono chiaramente connessi l’uno all’altro.Ho iniziato a prepararmi innanzitutto leggendo molti libri sulla cecità, poi ho lavorato con una ragazza cieca per diverse settimane, quindi ho visto molti film con attori che interpretavano non vedenti ed infine mi sono messo in gioco ed ho provato ad entrare nella psicologia di un non vedente per poi provare a lungo da solo e con il regista cercando di capire e di trovare la mia personale forma fisica di cecità. I cechi non sono tutti uguali, mi riferisco agli occhi in particolare, alcuni li muovono in continuazione, altri tendono ad una fissità dell’occhio, altri guardano sempre in alto, insomma ho personalizzato il mio modo (fisico) di esser cieco. Per quanto riguarda la psicologia del personaggio il testo indubbiamente aiuta molto a capire chi e come è un personaggio ma il lavoro da fare è anche quello di trovare ciò che è accaduto prima di quel periodo di tempo narrato dal film; e quindi cercare di capire da dove viene, come è cresciuto in quale contesto familiare, gli amici, gli amori, il lavoro e tutto ciò che riguarda lui prima del tempo narrato dal copione.

httpv://www.youtube.com/watch?v=1gXhvjrTdhg

Mag-Series: Come sei arrivato a “Tutti pazzi per amore 2“? Conoscevi gà la serie?

Ignazio Oliva: Sì la conoscevo, non bene ma la conoscevo perchè un paio di amici attori ci lavoravano. Ci sono arrivato grazie al regista Riccardo Milani che mi ha scelto senza provino (cosa che accade ma non spesso) e subito ho accettato.

Mag-Series: Nella fiction “Tutti pazzi per amore 2” interpreti il ruolo di Marco, editore di Laura Del Fiore. Com’è stato lavorare con Antonia Liskova, anche lei new entry della fiction?

Ignazio Oliva: Molto piacevole lavorare con lei, è una brava attrice e non ci sono stati mai problemi.

Mag-Series: Rimanendo sempre in tema di “Tutti pazzi per amore 2“: qual’è il ricordo più bello di quest’esperienza? Puoi raccontarci qualche aneddoto in particolare?

Ignazio Oliva: Forse in assoluto i giorni a Sorrento, tutta la serie è stata girata a Roma in varie location e molto negli studi di Cinecittà e non ti nego che non amo girare in studio, quindi quando eravamo a Sorrento eravamo tutti entusiasti di lavorare in un gran bel posto, con un gran bel panorama e sopratutto vicino al mio amato mare.

httpv://www.youtube.com/watch?v=fxKQ_cY1y2g&feature=related

Mag-Series: Sei un attore con una bella carriera alle spalle. C’è un progetto in particolare a cui ti piacerebbe prendere parte o c’è un ruolo in particolare che ti piacerebbe interpretare?

Ignazio Oliva:
In generale direi che è bello interpretare ruoli che sono lontani da te, quindi per esempio mi piacerebbe interpretare un nazista o un violento. Mi è capitato ma non spessissimo.

Mag-Series:
Nel tuo futuro ti vedi più attore di fiction, di cinema, solo ed esclusivamente regista oppure torneresti a teatro?

Ignazio Oliva: Nel futuro mi vedo attore, non ha importanza se in tv al cinema o in teatro, l’importante è riuscire a continuare a fare il mio mestiere e riuscire con esso a far vivere bene la mia famiglia. La regia mi intriga non lo nego e vorrei anche qui continuare a coltivarla poi se qualcosa arriverà da quella professione meglio ancora.

Mag-Series: Cosa pensi dello scenario della fiction oggi? Come pensi si stia evolvendo?

Ignazio Oliva: La fiction si sta evolvendo bene nel senso che è il vero mercato, forse l’unico dove c’è molta domanda. Poi se si parla di qualità si possono fare dei distinguo, non tutte le fiction sono belle.

Mag-Series: Qual’è la cosa che ti fa più paura?

Ignazio Oliva: La salute di mio figlio, di mia moglie ed infine la mia.

Mag-Series: Di cosa ti occupi durante il tempo libero? Segui qualche serie televisiva in particolare?

Ignazio Oliva: Amo lo sport, le letture, la musica, le gite fuori porta, il mare, la natura in generale. No non guardo molta tv, se vedo qualche fiction è per stare sul pezzo, per essere aggiornato, in fondo è il mio mercato di lavoro.

Mag-Series: Un sogno nel cassetto?

Ignazio Oliva: Una barca con cui poter viaggiare.

Mag-Series: Puoi anticiparci qualcosa sui tuoi prossimi progetti?

Ignazio Oliva: Uscirà un film tv per la RAI che si chiama ” Il Sorteggio” di Giacomo Campiotti con Beppe Fiorello. Una bella storia, interessante: siamo negli anni ’70, anni difficili per l’Italia, ed un giovane operaio nominato come giudice popolare al primo processo contro le B.R. dovrà fare una scelta difficile dopo che molti giudici popolari hanno abbandonato l’incarico perchè minacciati di morte. Insomma, storia vera ,la nostra, del nostro paese, cose importanti che non bisogna dimenticare.

Intervista a cura di Daniela Bella per Mag-Series

Fotogallery Ignazio Oliva

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